Il verde delle verdure

La clorofilla è il pigmento verde delle verdure e svolge la cosidetta fotosintesi clorofilliana.
Bieta

La cosiddetta fotosintesi clorofilliana, il processo per cui le piante in presenza della luce producono sostanze organiche a partire dall’anidride carbonica e dall’acqua, è uno dei processi chimici più importanti che avvengono sul nostro pianeta e senza di esso noi non potremmo esistere. La struttura chimica della clorofilla ha una certa analogia con quella dell’emoglobina, il pigmento rosso del sangue. Mentre l’emoglobina come componente centrale ha il ferro, la clorofilla ha, invece, il magnesio. Oggi si trovano in commercio alcuni integratori alimentari a base di clorofilla, utilizzati come deodoranti per il corpo.

 

La clorofilla esplica un’attività purificatrice dell’intestino. È molto benefica per il fegato e, quindi, per chi soffre di epatite. È stato segnalato che svolgerebbe un’azione preventiva nei confronti di alcune patologie degenerative e rinforzerebbe il sistema immunitario.

È anche antiastenica e sono stati osservati buoni risultati per il trattamento degli stati depressivi della nevrastenia. Secondo recenti studi la clorofilla è emopoietica, favorisce cioè la formazione e la maturazione delle cellule del sangue ed è pertanto, particolarmente indicata agli anemici.

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