Il treno dei pendolari

Favola

Nel prato c’è chi, sprovvisto di ali, va al lavoro in treno. Il “treno” è il bruco Amerigo. Chi vola ritiene un poveretto chi va in treno perché perde il tempo, la moneta più preziosa.

In cielo, dove tutti vanno di fretta, oggi c’è stato uno scontro pauroso. Per fortuna, solo feriti che vengono caricati sul treno. Il calabrone Marconio, che non ha riportato neppure un graffio, passeggia lungo i vagoni. In un vagone silenzioso gli studenti ripassano le lezioni. In altri si chiacchiera condividendo gioie e dolori, si lavora ai ferri, ci si scambiano ricette di cucina. Sul treno, c’è pure un’ infermeria dove, oltre ai feriti più gravi dell’incidente aereo, sono ricoverati insetti con l’influenza o con le zampette rotte. In un angolo arredato con cura, animaletti anziani giocano a carte o a dama.

«Chi lavora non ha tempo per andare a trovare chi è malato o solo – spiega il ragno Eros, infermiere –, così li portiamo con noi».

«Qui davvero non si perde tempo! – pensa Marconio – I poveretti, allora, siamo noi!».

«Le va di giocare a dama con me?», chiede la formica Annarella a Marconio che risponde: «Volentieri! Ma sa che questo treno, così ben organizzato, è una bella idea?».

«È una bella idea sì, ed è di noi formiche! Noi di briciole ce ne intendiamo, così ci siamo accorte che, lungo la giornata, ci sono tante briciole di tempo che si gettano via: il tragitto per andare al lavoro, le fermate ai semafori, le code al minimarket del prato, agli sportelli. Nel tempo “perso”, si può sorridere al vicino, informarsi sulla salute di qualcuno, dare un buon consiglio, dire una parola buona, levare uno sguardo riconoscente verso l’alto. La Vita è generosa: ci dà tutto il tempo di cui abbiamo bisogno, però occorre impiegarlo bene».  

La vedete anche voi quella lunga coda allo sportello degli abbonamenti? Sono molti gli alati che si sono “convertiti” al trasporto su rotaia! I vagoni del treno sono stati raddoppiati. S’è raddoppiata l’amicizia, moltiplicata l’allegria. 

I più letti della settimana

Chiara D’Urbano nella APP di CN

La forte fede degli atei

Mediterraneo di fraternità

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons