Il prof di religione

Le domande sul senso del vivere, la bravura dell'insegnante, un testo che aiuta.
Scuola

Quell’ora settimanale, che neppure è obbligatoria, spesso la si considera quasi un’ora “buca”, quella in cui puoi fare i compiti o l’ultimo ripasso prima di una interrogazione importante. Però quando ci sono professori geniali, quell’ora diventa una delle più interessanti. Ho avuto la fortuna d’avere un prof così, che dell’ora di religione sapeva fare un evento imperdibile, per tutti noi studenti. E ci appassionavamo e accaloravamo nelle discussioni che venivano fuori ogni volta.

 

Uscivamo di lì che ci sentivamo più partecipi del mondo, più protagonisti. Perché in effetti la religione è quanto di più determinante ci possa essere nella vita. In che materia infatti si trattano argomenti che segnano profondamente la vita? Come le domande sul senso di vivere, sul valore di sentimenti come l’amicizia e l’amore; le domande su Dio, se esiste o no un essere superiore, che cosa ha fatto o che cosa continua a fare; le domande sul senso del dolore, della morte, se esiste una vita dopo di essa; le domande sul senso di essere in tanti e così diversi, se è possibile convivere o addirittura scoprirsi fratelli. Insomma, cose mica da poco. Che potrebbero fare impallidire qualunque altra materia.

 

E comunque, se il merito della riuscita dell’ora di religione è quasi sempre determinato dalla passione e bravura dell’insegnante, anche il testo che si usa può aiutare. Lo chiediamo al nostro collaboratore Michele Genisio, uno che se ne intende, autore del nuovo corso di religione per la scuola media, Abbà, edito da Marietti.

 

Perché Abbà?

«Abbà in aramaico significa papà. È una parola che si sente ancora spesso nel Medio Oriente. Così Gesù chiamava Dio. E questo manuale vuole proprio far scoprire Dio come un papà vicino ad ognuno, per aiutare lo studente ad aprirsi al dialogo con gli altri e con l’Altro. Insomma un testo che può facilitare il lavoro degli insegnanti. Ma la fatica di rendere quell’ora di religione la più interessante della settimana scolastica resta sempre la sfida dell’insegnante. Una bella sfida!».

 

Cosa metteresti in evidenza nell’ora di religione?

«L’incarnazione, cuore del cristianesimo. Dio s’è fatto uomo ed è entrato nella storia. Non è rimasto nei cieli. Il Dio cristiano si conosce e si incontra nella storia».

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