Il fantasy? Va sempre bene

Esce oggi il prequel di Harry Potter dal titolo "Animali fantastici e dove trovarli". Ma chi ha ragione nella vita? Chi cerca il potere o chi rimane nell'incanto?
Film Animali fantastici

Se il cinema è il trionfo dell’immagine, per chi di fantasia ne ha parecchia ‒ piccoli o grandi  che siano – allora è davvero lo strumento più piacevole e più creativo.  Le saghe fantastiche non si contano e rivisitano tutti gli altri generi, dall’epico al mitologico all’avventuroso, dall’horror al mélo. Si va da King Kong al ciclo della Tavola rotonda, dai peplum vecchi e nuovi al ciclo del Signore dell’Anello, da Alice nel paese delle meraviglie alle rivisitazioni recenti  di Biancaneve e il cacciatore. Ovviamente non manca Superman e nemmenoDracula, come non mancano i cicli delle Cronache di Narnia e finalmente Harry Potter, con i suoi otto film ed il successo planetario.

 

Ma le sorprese non sono finite, perché è arrivato il prequel di Harry Potter, ossia Animali fantastici e dove trovarli, diretto con indubbia astuzia da David Yates ed ambientato una volta tanto a New York e non in Inghilterra. Naturalmente il film è debitore, anche nella sceneggiatura, al libro della scrittrice inglese J.K.Rowling , che nel 1997 aveva pubblicato il primo testo della saga potteriana che ha girato il mondo e arricchito l’autrice. Guarda caso il film (e il libro) attuale è quello su cui Harry e gli amici studiavano alla scuola di stregoneria.

 

Ora, siamo alcuni decenni prima e in America, dove arriva lo stralunato Magizoologo Newt Scamander alla ricerca della comunità magica con la sua valigia zeppa di animali fantastici. Tutto non va per il verso giusto, come ci si aspetterebbe, perché  c’è un cattivissimo mago (Colin Farrell), un “babbano”, ossia un non-mago simpatico cuoco polacco, due sorelle streghe, un imprenditore e suo figlio…: insomma, il mondo della magia e quello semplicemente umano in conflitto. Chi vincerà? Il cocktail è davvero avvincente, gli effetti speciali in 3D perfetti, il protagonista è quell’ Eddy Redmayne abituato a film trasformisti (La Teoria del Tutto, The Danish Girl), qui con una andatura incerta, lo sguardo perso ma seducente e le creature femminili misteriose e affascinanti. L’amore infatti ci si mette sempre in mezzo. Quello che funziona nelle due ore rapide è il trionfo della fantasia, che non ha freno nell’inventare personaggi e situazioni, senza però esagerare. Ed alla fine la domanda, come sempre nel repertorio fantastico, è questa: ma chi ha ragione nella vita? Quelli che programmano tutto pensando ai soldi, al potere, al successo o chi rimane dentro un bambino capace di far volare mente e cuore, cioè di rimanere nell’incanto, pur col rischio di sembrare uno sprovveduto, come l’ingenuo (ma deciso) Magizoologo del film? Vederlo per credere, piccoli e grandi. Buon divertimento e alla prossima avventura fantastica.

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