Il bambino in arrivo

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Siamo una coppia di 37 e 44 anni. Ci siamo incontrati, innamorati e sposati in circa 18 mesi ed ora vorremmo un figlio, ma sappiamo, da accertamenti medici, che è piuttosto improbabile che riusciamo a concepirlo. Abbiamo avviato le pratiche per l’adozione e per non precluderci la possibilità di divenire genitori. Può darci la sua esperienza di pediatra in contatto anche con famiglie adottive: cosa cambia? Quali differenze tra un figlio adottato e uno naturale? Come prepararsi? Rita e Davide – Pistoia Quando un bambino viene realmente concepito? Naturalmente esso nasce dal corpo di due persone che si amano. Ma un bimbo nasce nella coppia, spiritualmente, anche quando si sceglie con risolutezza di adottarlo: è allo stesso modo quello il momento del concepimento! È urlare a sé stessi: Sappiamo che tu sei parte della nostra vita e non ci importa il tuo profilo, il colore della tua pelle o dei tuoi occhi. Vogliamo darti una casa, un luogo fatto di pareti ma soprattutto di caldo amore, in cui tu possa divenire quell’adulto che dovrai essere, che potrai essere. Quando un figlio cresce nel grembo materno, nei nove mesi della gravidanza, non tutti i momenti sono facili. Tanto meno quelli del parto! Neppure sarà facile e senza affanni il percorso che porta ad adottare un figlio. Diversi saranno i dolori e i problemi nelle due condizioni, ma tante domande sono comuni: Sarò capace? E se fosse un bambino ammalato? Come farò a conciliare il lavoro? Avrò la forza?…. Mi chiedete della mia esperienza: finora, guardando a genitori adottivi e naturali, non mi è mai capitato di vedere alcuna differenza nell’amore verso i figli. Spesso è proprio come se anche il bimbo adottato fosse stato da sempre nel grembo della madre. Ciò non vuol dire che l’arrivo di un figlio adottato sia semplice, anzi! Quali consigli per la salute del bambino in arrivo, sia esso naturale o adottato? Ribadisco un concetto essenziale: salute non è solo assenza di malattia ma ben-essere, cioè sentirsi bene dal punto di vista fisico e psichico. Ecco allora un pentalogo per tutti i genitori in attesa, siano essi naturali o adottivi. – Investire energie per fare crescere il dialogo nella coppia genitoriale. Quando il bimbo nascerà o arriverà, il tempo del dialogo tra voi sarà ridotto. È l’ora di fare quei discorsi spesso rimandati: le mie scelte sono mie o nostre? A cosa sono disposto a rinunciare? Come gestire il danaro che guadagniamo? – L’attesa è un’occasione preziosa per reinventarsi l’espressione ti amo. L’amore nella coppia è il vero latte che condiziona la crescita armoniosa del bambino. Quando l’altro si sente amato? Quando faccio cose per lei/lui significative: non sempre ciò che per lui è importante e bello lo è per me! Nella coppia, ogni giorno, per rendere viva la relazione, vi è bisogno di riempire il serbatoio emozionale d’amore del nostro partner, facendo quelle azioni che l’altro apprezza: portare il caffè a letto, collaborare perché trovi tempo per quell’ora in palestra o la partita di pallone, invitare i suoceri, ecc… Sono semplici le azioni di ogni giorno, ma è lì che si sviluppa o muore l’amore. – Rimanere in cordata con altre coppie, con altre famiglie, aperti ai bisogni che incontriamo: è un’apertura che dà ossigeno alla fiamma dell’amore familiare. – Avere il coraggio, se occorre, di chiedere aiuto, di rivelare le proprie paure. Quando arriverà il bambino sarà come l’acqua con la diga: l’acqua penetrerà e spaccherà qualsiasi piccola lesione trovata nel muro. Ora è il momento in cui possiamo affrontare le debolezze personali e prepararci, come se si andasse in palestra a fare ginnastica per prevenire il mal di schiena! – Un bambino può dividere e non unire! Ovvero: se la coppia vive una certa armonia il figlio aiuta, ma mai in maniera indolore, a crescere verso una nuova e più grande maturità e felicità. Ma se la coppia è debole, è molto facile che il figlio faccia crollare quei pochi punti di intesa che resistevano. Di conseguenza, il peggior errore per una coppia in grave crisi è scegliere di avere un figlio come strumento per risolvere i problemi: il suo arrivo sarà il peso che spingerà con più facilità verso il piano inclinato di una spirale di infelicità, in cui lo stesso bambino sarà coinvolto. Auguri, allora, per il bimbo che arriverà!

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