I vincitori del “Premio Roma Danza”

La kermesse è stata vinta dal nigeriano Sani Moussa Maman, seguito dall'italiana Michela Lucenti e dall'australiana Emma Sandal
Sani Moussa Maman

Saranno famosi? Forse. Di sicuro troveranno uno sbocco professionale. Glielo auguriamo. Perché lo meritano. Hanno grinta e passione. E, soprattutto, talento. Vengono da varie parti del mondo. Taiwan, Spagna, Giappone, Israele, Francia, Germania, Olanda, Repubblica Ceca, Canada, Australia, Niger e naturalmente Italia. Futuri giovani coreografi – alcuni degli italiani sono già affermati – con novantasei danzatori interpreti.

 

Sono arrivati in quaranta alla selezione per il primo concorso internazionale di coreografia Premio Roma Danza, voluto da Margherita Parilla, direttore dell’Accademia nazionale di danza, e da Ismael Ivo, coreografo e danzatore brasiliano, direttore artistico della Biennale danza di Venezia, svoltosi al Teatro Grande dell’AND dal 2 al 5 luglio e conclusosi la sera del 6 luglio con un gran gala.

 

Nel suggestivo giardino all’aperto dell’Aventino si sono incrociati e incontrati stili e linguaggi diversi, com’è giusto che sia per una manifestazione che vuole dare spazio e visibilità alla pluralità creativa e far emergere i talenti di domani. Difficile e impegnativo è stato il lavoro di selezione della giuria internazionale, presieduta dal giapponese Ushio Amagatsu e composta da Adriana Borriello, Ou Lu, Roger Salas e Septime Webre, data l’eccellenza delle coreografie presentate.

 

Il verdetto finale ha premiato il nigeriano Sani Moussa Maman al quale è andato il primo e ambitissimo premio di 12 mila euro in denaro più una residenza artistica presso l’ImPuls Tanz-Vienna international danse Festival. Da solo in scena il danzatore ha espresso una coreografia che mescolava i movimenti della tradizione africana del suo paese con le contaminazioni dello stile contemporaneo occidentale.

 

Seconda classificata l’italiana Michela Lucenti (7 mila euro più il “Washington ballet choreographic fellowship” ossia un invito a Washington DC per la creazione di una coreografia inedita per il Washington Ballet o per il Washington ballet studio company). Con alcuni componenti della sua compagnia Balletto Civile ha presentato un estratto di 15 minuti della nuova creazione “Le Sacre du printemps”, sulla celebre partitura di Strawinskji, una rilettura secondo lo stile della Lucenti, cioè di un teatro-danza molto fisico che unisce al movimento il canto e la parola. Danzatori e attori in abiti casual impegnati in un continuo movimento dentro e fuori un quadrato di luce.

 

Infine il terzo premio se l’è aggiudicato l’australiana Emma Sandal a cui vanno 4 mila euro più l’ingaggio per una creazione da realizzare presso la Fondazione Arena di Verona. Il suo assolo, rosso nelle luci e nel costume, era uno dei più intensi per la capacità sia fisica che creativa di suscitare visioni e immagini di grande forza espressiva.

 

Durante la serata di gala, ripresa dalla Rai, sono stati assegnati anche quattro premi speciali: una residenza artistica di 3 settimane presso l’Accademia nazionale di danza di Roma a Eva Kolarova della Repubblica Ceca; ai danzatori Taiwan Cheng Tsung-Lung una borsa di studio di una settimana presso “Taranto Danza” per il miglior gruppo. Infine il premio speciale Fausto Maria Franchi, come migliore interprete, è andato invece all’australiano Eipper Cass la cui danza interagiva con un originale assemblaggio di immagini video; mentre il romano Fabrizio Favale ha ottenuto la medaglia del presidente della Repubblica al talento coreografico italiano.

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