Harry Potter e il calice di fuoco – Ogni cosa è illuminata – Crash

Harry Potter e il calice di fuoco. Il quarto episodio della serie punta deciso all’horror incupito dalla presenza malefica di Voldemort. Sceneggiatura agile e invenzioni scenografiche stuzzicano la fantasia a creare una suggestione immaginifica di grande respiro. Fra gare mortali e primi palpiti adolescenziali del trio – Harry e i due amici – la vicenda si risolve in un finale agrodolce, ove la realtà del Male e la conseguente scelta fra ciò che piace e ciò che è giusto si impone al maghetto. Il gusto orrorifico, il clima di paura e l’ingombrante (irrisolta, per ora) lotta benemale non lo rendono certo un film per bambini, se Francia e Usa l’hanno in pratica loro vietato. Da noi sarà, come spesso accade, la solita manica larga? Regia Mike Newell; con Daniel Radcliffe, Rupert Grint,Emma Watson. Ogni cosa è illuminata. Il ragazzo americano gira l’Ucraina cercando la salvatrice del nonno. Scopre la doppia versione del post- Olocausto in casa ebraica, una novità: i ricchi e nostalgici che dagli Usa vengono a cercare le radici, e quelli di un Est ancora ferito e confuso dalla globalizzazione. Film struggente, profondo, fra sogno e speranza. Regia Liev Schreiber; con Elijah Wood, Eugene Hutz. Crash. Il tema della paura percorre la società americana, dove l’intolleranza etnica è all’ordine del giorno a Los Angeles con storie che si intrecciano fra amore, rabbia, disperazione. E una solitudine corale a stento redenta da qualche sguardo bambino. Intenso, scattante e spiazzante. Attori bravissimi. Politicamente scorretto negli Usa divisi tra valori fondamentalisti e razzismo endemico, ma vero. Regia Paul Haggis; con Matt Dillon, Sandra Bullock, Brendan Fraser.

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