Grecia. Tra umiliazione e riscatto

La solitudine di chi deve decidere in coscienza in che direzione spingere la storia. In tal modo Tsipras sta acquisendo i titoli per diventare vero leader
Tsipras

Il Parlamento greco ha approvato il piano lacrime e sangue concordato a Bruxelles. Tsipras riesce a tenere assieme la Grecia sacrificando parte della sua creatura Syriza. Sono le consuete scelte di chi diventa leader, di chi deve sacrificare il figlio come Abramo per aprire il cammino verso la Terra promessa.

 

Questa sua metamorfosi sta producendo qualche sommovimento nel campo occidentale, chiamiamolo così, visto che l'Fmi finalmente ha detto chiaro e tondo quello che Tsipras va dicendo da sempre: il debito greco è così elevato che mai e poi mai si riuscirà a venirne fuori. Serve una "ristrutturazione" del debito, che vuol dire o tagliarlo o allungare la scadenza dei titoli del debito greco. Persino Londra l'ha capito.

 

Questa sarà probabilmente la strada da intraprendere: a) impegno greco per l'austerità, per non ripetere più gli imbrogli del passato e per far pagare chi deve pagare, mettendo al bando i corporativismi che bloccano la società; b) riduzione del debito con un'azione concertata tra i creditori resi coscienti che c'è un limite all'austerità; c) rilancio dell'economia con il controllo stretto che i fondi non finiscano al solito in beni di consumo e non in investimenti.

 

Sì, giusto… ma servirebbero uomini e donne rigorosi e incorruttibili, eticamente irreprensibili cioè, per applicare un tale programma. Cerchiamoli, se necessario come Diogene, col lanternino! Come l'imprenditore Nikos Palaiologos, che non è certo un comunista, che mi scrive: «È mai possibile vivere con queste condizioni? Tutte queste tasse non ci permetteranno di andare avanti anche se lavoriamo 24 ore su 24. Sembra che vogliano rubare tutto quello che abbiamo. Ma non sanno che lo spirito che è nel cuore di ogni greco può risvegliarsi e rivelarsi molto forte per proteggere la propria esistenza! La "grande" Europa deve fare attenzione quando umilia un popolo intero. La maggioranza del parlamento ha sostenuto Tsipras, perché esprima la nostra volontà di essere parte dell'Europa. Tanti del suo partito hanno votato contro, ma spero che Tsipras esca più forte per poter continuare a discutere con i "forti"».

I più letti della settimana

Mediterraneo di fraternità

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons