Gli azzurri del basket, una squadra vera

Continua a stupire la nostra nazionale maschile di pallacanestro, che dalle difficoltà ha trovato la forza per disputare, almeno sin qui, un grandissimo torneo continentale
Marco Belinelli per l'Italia negli europei di basket contro la Turchia

All’inizio del campionato europeo di basket maschile, in corso di svolgimento in questi giorni in Slovenia, erano davvero in pochi a immaginare che l’Italia avrebbe potuto fare una bella figura. Qualificarci per la seconda fase, poi, sembrava addirittura quasi impossibile. A parte l’abbordabile Svezia, infatti, le altre avversarie parevano davvero troppo forti per i nostri ragazzi. Russia, Turchia, Grecia e anche Finlandia apparivano difficilmente superabili, almeno sulla carta, da una squadra azzurra cui negli ultimi mesi è capitato un po’ di tutto. Così a quest’ora, secondo la maggior parte degli opinionisti e degli addetti ai lavori, la nostra rappresentativa sarebbe dovuta già essere a casa. Invece …

Invece è successo proprio quello che nessuno si aspettava, quello che però ogni tanto lo sport è in grado di offrire ai suoi appassionati: il ribaltamento del pronostico apparentemente più scontato. È successo che una formazione priva di alcuni dei suoi giocatori migliori non si è arresa alle difficoltà, ma anzi, proprio da queste ultime, ha trovato lo stimolo per compattarsi e diventare un osso duro per tutti. Eh già, perché la nostra squadra nelle ultime settimane è stata via via decimata da una serie di infortuni a catena, che hanno privato il commissario tecnico Simone Pianigiani, uno dopo l’altro, di atleti del calibro di Bargnani, Hackett, Gallinari, Gigli e Mancinelli, il nostro capitano. Insomma, stiamo parlando di ragazzi che potevano tutti essere tranquillamente nel quintetto titolare. Così, a quest’ora la nostra rappresentativa sarebbe dovuta già essere a casa. Invece …

Invece il nostro selezionatore ha saputo evidentemente toccare le corde giuste, ha saputo disegnare degli schemi d’attacco che hanno messo spesso in crisi le difese avversarie, ha saputo soprattutto creare un gruppo in cui tutti si sentono coinvolti. E i suoi ragazzi hanno risposto "presente". Una dopo l’altra sono così arrivate cinque vittorie consecutive, impresa che non è riuscita a nessun’altra delle formazioni partecipanti a questa edizione del campionato europeo. Prima è stata battuta la Russia, anche lei con qualche assenza, ma pur sempre terza ai Giochi di Londra 2012, poi in rapida successione sono arrivati i successi contro la Turchia (una delle principali favorite per la vittoria finale e clamorosamente già eliminata dal torneo), contro la Finlandia, la Grecia e la Svezia. Alcune volte i nostri ragazzi hanno giocato bene, altre volte meno, e in un’occasione, contro la formazione ellenica, si è sfiorata quasi la perfezione (una prestazione del genere non si vedeva forse dalla vittoriosa semifinale olimpica di Atene 2004 contro la Lituania). Alla fine però il risultato è stato sempre lo stesso: la vittoria. Roba da non crederci.

In assenza dei loro compagni infortunati, è venuta così fuori la classe di due atleti da Nba come Belinelli (nella foto durante la partita contro la Turchia) e Datome, che hanno preso in mano la squadra nei momenti più difficili. E ogni giorno a turno hanno dato il loro decisivo contributo anche i vari Gentile e Aradori, Cusin e Cinciarini, Diener e Melli (ma vogliamo ricordare anche Rosselli, Poeta, Vitali e Magro che, seppur chiamati in causa meno degli altri, hanno comunque sempre fatto la loro parte). Tutti hanno messo in campo un’elevata dose di talento e tecnica (siamo stati, tanto per dirne una, la squadra che sin qui ha tirato meglio da tre), ma soprattutto tutti hanno mostrato una gran voglia di vincere, di aiutarsi reciprocamente, di lottare su ogni pallone, sopperendo anche ad alcuni evidenti limiti (in termini di altezza e di peso) rispetto ad avversari in questo senso più attrezzati.

I nostri ragazzi, lasciata Capodistria dove hanno giocato le prime partite di questo europeo, sono adesso a Lubiana. Eravamo nelle ventiquattro formazioni al via, siamo nelle prime dodici qualificate per la seconda fase, ora il prossimo obiettivo è provare a entrare nelle prime otto che disputeranno i quarti di finale. Luciano Ligabue, in una sua famosa canzone, afferma che “il meglio deve ancora venire”. Noi non sappiamo dire cosa saranno realmente capaci di fare Belinelli e compagni nelle prossime sfide (particolarmente dure si annunciano quelle che ci vedranno opposti a Spagna, formazione vicecampionessa olimpica in carica e vincitrice delle ultime due edizioni dell’europeo, e Slovenia, team del Paese ospitante). Sappiamo sin d’ora, però, che dobbiamo già dire grazie a questi atleti che hanno trovato dentro di sé la determinazione per diventare tutti insieme una gran bella squadra, una squadra di cui essere fieri. Una squadra vera!

I prossimi impegni degli azzurri

Giovedì 12 settembre    Ore 21.00            Italia – Slovenia

Sabato 14 settembre     Ore 14.30            Italia – Croazia

Lunedì 16 settembre      Ore 17.45            Italia – Spagna

Tutte le gare in diretta su Raisport 1.

Eventuali quarti di finale in programma mercoledì 18 e giovedì 19.

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