Focus sul Veneto

Moretti e Zaia

Ebbene sì, anche in Veneto “qualcosa è cambiato”. Il governatore leghista uscente Luca Zaia, trionfante nel 2010 con il 60 per cento dei voti, questa volta potrebbe non avere vita facile. La maggior parte dei sondaggi vede un testa a testa tra lui e la candidata del Pd Alessandra Moretti, entrambi poco sotto il 40 per cento; mentre il leghista “fuoriuscito” Flavio Tosi è dato poco sopra il 10, così come Jacopo Berti del M5S.

Che è successo? In primo luogo, una generale sfiducia verso la classe dirigente regionale: tra Mose e vitalizi, gli scandali si sono fatti sentire. La carta del “paroni a casa nostra” ha perso credibilità: tanto che nemmeno Tosi, inizialmente postosi come paladino dell’autonomia veneta, ne ha fatto il punto centrale della sua campagna, mirando piuttosto ai voti moderati. La Moretti poi non ha dato la battaglia per persa in partenza come altri suoi predecessori, dando il via ad una serie di incontri sul territorio. Sarà quindi vero che, come ha avuto ad affermare un giovane incontrato nel mio ultimo giro in Veneto, «questa volta Zaia ha paura»?

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