Fioretti

In prossimità del Natale mi sono sentito spinto a fare qualcosa in favore dei poveri e dei missionari. Ho confezionato così 24 piccoli presepi con materiale povero, per donarli a due parrocchie della mia città. Terminato il lavoro, purtroppo mancava proprio il protagonista: Gesù Bambino. Francamente in quel periodo non avevo possibilità economiche per acquistare le statuine. Peccato, ci avevo messo tanto entusiasmo! Qualche giorno più tardi, mentre ero in parrocchia per selezionare il vestiario destinato alla distribuzione ai poveri, in un sacchetto di plastica ho trovato una bustina in cellofan contenente – vedi caso! – esattamente 24 statuine di Gesù Bambino. Non so descrivere l’emozione provata! Silvio – Trieste Vivo a duecento chilometri da Monaco, dove avevo conosciuto i Focolari: un incontro che aveva segnato un cambiamento radicale della mia vita. Purtroppo non avevo l’indirizzo di quelle persone che desideravo rivedere per ritrovare nuova forza. Una frase di una di loro, però, mi era rimasta impressa: “Continua ad amare e vedrai che prima o poi ci rincontreremo”. Un giorno, in autostrada con mio marito, stavamo per sorpassare un’auto ferma al margine della carreggiata, quando ci siamo accorti che il guidatore aveva dei problemi. “Continua ad amare””. Avevo sempre presente quella frase, così ho deciso con mio marito di prestare soccorso a quel prossimo. Avvicinandomi vedevo spuntare da dietro al veicolo solo i piedi di una signora intenta a riparare la sua macchina. Le abbiamo chiesto se aveva bisogno di aiuto. Lei è uscita da sotto la macchina. Subito mi ha riconosciuta e, ridendo: “Ora ti posso dare l’indirizzo”. Era la persona conosciuta a quell’incontro!” Da quel momento è iniziato uno stretto rapporto col movimento. R. H. – Monaco Mia moglie, gravemente malata, aveva bisogno di medicine costose, ma di soldi ce n’erano pochi. Nonostante tutto continuavo ad aver fiducia nella provvidenza. Ed ecco, un conoscente che non aveva di che mangiare è venuto a chiedermi un prestito. Pur conoscendolo come uno che lasciava passare del tempo prima di pagare i suoi debiti, mettendomi nei suoi panni, gli ho dato più di quanto richiesto. Con sorpresa, i soldi di cui avevo bisogno per le medicine mi sono arrivati attraverso una via impensata, senza neanche averli cercati. Tre giorni dopo, di nuovo senza soldi e questa volta nella necessità di comperarmi io qualcosa da mangiare, ho visto arrivare la persona a cui avevo fatto quel prestito: veniva a ringraziarmi e a saldare il suo debito. Emmanuel – Africa Tre famigliole scozzesi con vari bambini tornano a casa dopo aver partecipato ad una Mariapoli. Ma arrivate alla stazione di Glasgow sorge il problema di come proseguire poiché fra tutti quanti non hanno soldi sufficienti per il biglietto dell’autobus. Comunque si mettono in fila alla fermata con piena fiducia nella provvidenza. A questo punto un papà nota per terra una banconota; la raccoglie. È sufficiente per comprare i biglietti per tutti. Ma non è finita qui” Arrivano a casa. Cala la sera e in una famiglia i bambini hanno fame. Non c’è nulla. Prima di partire avevano finito tutte le provviste. La mamma prega silenziosamente e mette sul fuoco una casseruola piena d’acqua” Almeno non mancherà del tè. Mentre l’acqua bolle, bussano alla porta. È una vicina che dice: “Ho pensato che a quest’ora i negozi sono chiusi. Ho portato un po’ di pane, latte e marmellata”. M. P. – Gran Bretagna

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