Fini non frenerà le riforme

Sulle dichiarazioni del presidente della Camera i pareri del sottosegretario all’Interno on. Alfredo Mantovano e del sen. Pd Stefano Ceccanti
Fini

Lui continua a ripeterlo. Gli altri continuano a dubitare. Anzi, ogni ulteriore dichiarazione di fedeltà al Pdl da parte dell’on. Gianfranco Fini sembra alimentare maggiori sospetti. Tanto che nelle file della maggioranza il disagio è crescente ed evidente. C’è addirittura chi dubita del futuro corretto e imparziale governo della Camera dei deputati da parte del suo presidente con lo scopo di ostacolare l’iter di provvedimenti non condivisi dall’ex leader di An.

 

Ne potrebbe risentire anche il cammino delle riforme, qualora qualcuna di esse iniziasse a procedere nell’esame in Parlamento. Cosa ne pensa il senatore del Pd Stefano Ceccanti, docente di diritto e membro della Commissione Affari costituzionali? «Non penso proprio – risponde sicuro a Città Nuova –. Fini sta creando qualche problema all’interno del proprio schieramento, ponendo una questione di democratizzazione all’interno dello schieramento di centro-destra. Ma, come più volte ha ribadito il presidente della Camera, non ha alcuna intenzione di giungere ad un’interruzione anticipata della legislatura. Fini si colloca chiaramente nell’altro schieramento, non intende cambiarlo e la sua battaglia interna, molto legittima, non pregiudicherà il cammino delle riforme».

 

Dal versante della maggioranza le prese di posizione del presidente della Camera sono valutate con maggiori risonanze politiche. Lo conferma l’on. Alfredo Mantovano, Pdl, un passato in An, sottosegretario agli Interni, nonché magistrato. «I prossimi tre anni – ci spiega – devono essere impegnati in modo intenso per varare riforme serie e per il rilancio dell’economia. Altrimenti questa legislatura non ha senso. Se i prossimi tre anni devono risultare un lavoro di sfiancamento e di superamento di difficoltà interne al Pdl invece di affrontare i problemi, è inutile rimanere in un periodo di stallo. In altri termini, i problemi all’interno del Pdl spero abbiano soluzione e mi auguro che la soluzione sia all’insegna della chiarezza. Proseguire nell’interdizione interna infatti fa perdere per certi aspetti ancora più tempo ed energie che un confronto duro con l’opposizione».

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