Famiglia e carriera

“L’industria della fertilità si serve dei mass media per gridare troppo facilmente al miracolo – commenta nel suo ultimo libro Creating a life (Creare una vita) Sylvia Ann Hewlett, celebre economista e scrittrice inglese -. Le donne vengono così illuse di potersi dedicare con comodo alla carriera, relegando i figli e la famiglia in ultimo. Ma i numeri parlano da soli: il 42 per cento delle dirigenti americane a 40 anni non ha figli. Anche avvalendosi delle ultime ricerche scientifiche, a quella età, solo il 3-5 per cento di loro riesce a rimanere incinta. Il mio consiglio alle giovani donne: date la precedenza alla famiglia e cercate di mettere nella vita privata la stessa energia che usate nella carriera. Solo così finirete per realizzare entrambe”. Il sito del Forum Il Forum delle associazioni familiari ha rilanciato il suo sito (www.forumfamiglie. org) con un restyling e un potenziamento dei servizi. Ogni giorno si può consultare gratuitamente una approfondita rassegna stampa sugli argomenti che interessano la famiglia. La sezione “Famiglia in parlamento” informa sull’iter delle leggi, con valutazioni e proposte di modifica del Forum. Lo sportello “Servizi alla famiglia” indica le modalità per ottenere assegni familiari, congedi parentali e tutte le altre provvidenze, concesse nelle diverse situazioni della vita domestica. Può inoltre scrivere al sito chi desidera ricevere una consulenza personale specifica dagli esperti. Giovani e alcol In Spagna si beve pericolosamente. A qualsiasi ora, a qualsiasi età. Le nottate trascorse a bere nelle strade e nelle piazze da gruppi numerosi e vandali, finiscono in grosse crisi etiliche e nello sfascio di interi quartieri. Il governo Aznar ha deciso così di porre un energico freno alla permissività nel consumo di alcol. Il disegno di legge presentato ne proibisce la vendita ai minori di 18 anni, stabilisce limitazioni rigorose ai supermercati, bar e ristoranti, e alla pubblicità; fissa multe salate ai consumatori maggiorenni in stato di ebbrezza, e agli esercenti. Mentre i minori che oseranno organizzare feste di botellòn pagheranno con lavori sociali a beneficio della comunità. Psicoterapia convenzionata Sono il 20 per cento i bambini con problemi psichici, secondo la letteratura internazionale. Alcuni gravi, altri meno, ma più numerosi: i figli dei separati, per esempio, o i bambini adottati. Per molte famiglie la psicoterapia di cui necessitano è un sacrificio economico insostenibile: la tariffa media di una seduta alla settimana è intorno a 70 euro, e la cura in genere si protrae per periodi assai lunghi. Lancia l’allarme Giovanni Bollea, il padre della psichiatria infantile in Italia. Secondo lui e altri esperti occorre la “psicoterapia convenzionata”, cioè visite gratuite o semigratuite, perché tutti hanno diritto alle cure. Hanno indetto perciò una petizione popolare, già firmata da 40 mila persone. Per aderire, si può scaricare il testo da Internet (www.vertici.com) e spedire all’indirizzo indicato, o telefonare allo 055-2479229.

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