Elemosinare amore?

«Ho letto la vostra risposta sul libretto "Vita, che senso ha" e in particolare "...non possiamo donare amore se non con il corpo... anche un abbraccio, un bacio, una carezza, un ascolto profondo...".

«Ho letto la vostra risposta sul libretto "Vita, che senso ha" e in particolare "…non possiamo donare amore se non con il corpo… anche un abbraccio, un bacio, una carezza, un ascolto profondo…". Tra noi non esiste niente di ciò; ognuno vive per conto suo. Non so relazionarmi con lei, perché non mi sento amato. Per alcuni mesi abbiamo frequentato un gruppo di spiritualità familiare, ma lei seguiva senza interesse e ho chiuso. Il problema è qui; si impegna solo nelle attività che le piacciono (per esempio nel coro) e non mi viene mai incontro. Evito le scenate, ma i pomeriggi liberi trascorrono nel silenzio: io al computer, lei a leggere. Siamo senza sorriso. C'è atmosfera pesante, dicono i figli, e hanno ragione. Mi sento uno straccio e mi rendo conto che, se non mi piaccio io per primo, come fa lei ad interessarsi a me?».

Giorgio C.

 
Come giustamente scrivi, è importante prima di tutto che tu impari a “piacerti”; infatti, solo se amiamo noi stessi, riusciamo ad amare gli altri disinteressatamente. Si tratta di sviluppare tutte le nostre migliori potenzialità per riuscire a stare saldi anche nelle difficoltà e a non far dipendere la nostra vita dall’altro, elemosinando le sue attenzioni. Perciò continua a coltivare i tuoi interessi, cerca di crescere nella vita spirituale, metti da parte il tuo dolore per accogliere quello degli altri, impegnati in azioni di solidarietà. Ricordati anche che tua moglie ti è stata affidata nel giorno del matrimonio perché tu la aiuti a realizzarsi. Fai tu ciò che vorresti da lei; sorridi, se lei non sorride; aprile il tuo cuore, senza pretese; riscopri la tenerezza, anche attraverso piccoli gesti d’amore (una carezza, un regalino inaspettato, una telefonata, ecc.). Sforzati di cogliere i suoi lati migliori; se le piace cantare, sostienila. Sembra paradossale, ma solo l’amore donato senza attesa di risposta può generare la risposta dell’altro.
Da quanto scrivi, ci sembra che lei non sia egoista, ma semplicemente introversa, non abituata ad esprimere i suoi sentimenti. Forse non ha avuto un’infanzia felice, ma tu puoi aiutarla a recuperare.
Certamente la tensione che vivete può essere rischiosa anche per i vostri figli, perché l’educazione è prima di tutto frutto dell’ambiente familiare. Ma se cercherai di ritrovare la gioia interiore, aiuterai anche loro; spesso da questa rinasce una nuova capacità di amare.
Possibilmente condividi queste tue difficoltà con qualche persona, che cerca di porre l’amore alla base della vita. Ti aiuterà a perseverare e a ricominciare sempre.

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