Egitto senza pace

A poche settimane dal referendum sulla nuova costituzione, la situazione rischia ancora una volta di sfuggire di mano. Dichiarati fuorilegge i Fratelli musulmani. Metal detector davanti alle chiese?
Egitto

In questi giorni un'autobomba ha praticamente distrutto un edificio della pubblica sicurezza a Mansoura, sul delta del Nilo, 100 km a nord del Cairo.Le vittime sono state 15, ma i feriti, quasi tutti poliziotti, circa centotrenta.

Il premier ad interim, Hazem Beblawi ha definito l’attacco “un atto di terrorismo”, insistendo che i “terroristi” non riusciranno a fermare il cammino verso la democrazia. Secondo i media egiziani, il portavoce del premier, Sherif Showky, ha accusato i Fratelli Musulmani di essere “organizzazione terrorista”. Ma nella dichiarazione ufficiale, Beblawi, parlando del terrorismo, che “non riuscirà a fermare l’attuazione della roadmap”, non ha citato la Fratellanza.

Da parte sua la Fratellanza ha condannato “nei termini più forti” l'attentato e ha criticato Beblawi per le sue accuse. Dopo la deposizione del Presidente Mohamed Morsi nello scorso luglio, sono saliti vertiginosamente gli attacchi alle forze di polizia e di sicurezza in generale. Si tratta di attacchi avvenuti, quasi nella totalità, nella zona del Sinai.

L’ultimo attentato e’ stato rivendicato da un nuovo gruppo di jihadisti islamici del Sinai, ma, nonostante questo, il governo ha finito per addossare le colpe ai fratelli musulmani e il 25 dicembre ha annunciato ufficialmente che la Fratellanza e’ considerata, da ora in poi, un’organizzazione terroristica. Farne parte significa essere passibile di arresto e incarcerazione.

L’aspetto preoccupante, comunque, è che l’atto terroristico avviene a poche settimane da un referendum sulla nuova costituzione, che si terrà il 14 e 15 gennaio. Il testo della Costituzione è stato redatto da un gruppo di 50 persone sotto la guida di Amr Moussa, ex segretario generale della Lega araba. E’ considerato, da parte di coloro che hanno deposto Morsi, come un passo fondamentale verso la democrazia.

Con l’esclusione dei Fratelli Musulmani dal potere si sono susseguite proteste, che hanno portato a scontri, uccisioni e arresti. Migliaia di islamisti sono stati uccisi e altrettanti sono finiti in prigione, compresa buona parte della leadership.

Nei giorni scorsi, sulle montagne del deserto e’ stato fermato dalla polizia l’ex premier ministro Histam Kandil, anche lui appartenente ai fratelli musulmani, che cercava di fuggire dall’Egitto verso il Sudan. Per quanto riguarda ancora il referendum per la nuova costituzione, I fratelli musulmani hanno già annunciato che boicotteranno le urne. I sondaggi prevedono che la nuova costituzione sarà accettata dal popolo.

Cresce ora il timore per nuovi attentati in occasione delle prossime feste di Natale, che i copto-ortodossi (8-10 milioni) celebreranno il 6 e il 7 gennaio. In un clima generale di insicurezza, potrebbero esserci degli attentati e si stanno adottando misure per assicurare l’incolumità di chi si recherà nelle chiese per le celebrazioni liturgiche. I parroci delle chiese del Cairo sono stati incoraggiati dalla polizia ad installare telecamere di sorveglianza e mettere metal-detector davanti alle chiese.

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