Dal sublime

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Dal sublime Questo Natale vorrei scendere dal sublime scivolare come un uomo che era Dio giù per terra come un bambino Questo Natale vorrei andarmene dall’orizzonte sparire lontano da me incontro all’Altro Questo Natale Ti vorrei imitare Per chi nasci Per chi nasci, Signore? Per gli eserciti che difendono confini Per gli uomini senza neppure una terra Per la terra senza uomini liberi ad abitarla? Per chi nasci, Signore? Per gli opulenti banchetti natalizi Per i commensali di un diverso altare Per gli auguri che non ci sappiamo fare? Per chi nasci, Signore? Per quell’uomo che ha fatto le valige Ed ha piantato tutto: casa, moglie, figli Perché non sopportava più i capelli grigi? Per chi nasci, Signore? Ad aspettarti qui sono i bambini Non vedono l’ora di prenderti tra le mani E farti nascere nella mangiatoia di un presepe Dove è il tuo posto, dove tutto è perfetto Come in una favola, come in un sogno Nasci presto, nasci per loro Ce n’è urgente Taciuto Bisogno

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