Cristo, la fede e la sfida delle culture

A considerazioni sull'universalità della fede cristiana e su che cosa sia una cultura l'Autore fa seguire la proposta di non usare più l'espressione «inculturazione», ma quella di «inter-culturalità», o incontro di culture. L'inculturazione, infatti, presume che la fede, liberata dalla cultura, sia trapiantata in un' altra cultura religiosamente indifferente, dove questi due soggetti, sconosciuti l'uno all'altro, si incontrino e si fondano. Ma questo modo di concepire l'incontro della fede con le culture è artificiale e irrealistico, poiché, con la sola eccezione della moderna civiltà tecnologica, non esiste una fede senza cultura o una cultura senza fede. Invece, dato che le culture sono potenzialmente universali - a motivo della tensione della natura umana alla ricerca della verità e del carattere messianico proprio di ogni autentica fede rdigiosa - e quindi aperte l'una all'altra, l'inter-culturalità può condurre alla fioritura di loro nuove forme. Una tale trasformazione ben riuscita diventa concreta in una data cultura attraverso l'assimilazione delle altre e la sua interna trasformazione. E in questo la fede cristiana si manifesta per ciò che essa è nel suo nucleo fondamentale: rivelazione della verità stessa e perciò redenzione.

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