Crimini finanziari o connivenza degli amministratori?

Quattro colossi bancari internazionali condannati in primo grado per presunta truffa ai danni del comune di Milano. Una riflessione sulla responsabilità
palazzo marino comune di milano

Mentre negli Usa e in Gran Bretagna si sta passando dalle multe miliardarie alle banche all'arresto dei loro funzionari per operazioni capaci di modificare il corretto finanziamento dei mercati dei tassi di riferimento, in Italia la magistratura ha condannato quattro banche internazionali e i loro funzionari per un contratto "swap" del comune di Milano che, in un momento in cui i tassi si erano ridotti ad un livello considerato accettabile, trasformava un precedente mutuo a tasso variabile in un mutuo a tasso fisso; questo contratto veniva contestato dall'ente locale quando con la discesa ulteriore dei tassi esso comportava maggiori oneri per le casse comunali.

I contratti di "swap" sono operazioni che vengono eseguite per coprire dal rischio di crescita dei tassi variabili dei mutui: quando nel tempo queste coperture si rivelano inutili, tali appaiono anche i costi sostenuti o da sostenere in futuro per esse, come capita per ogni assicurazione che viene sottoscritta e poi non si deve fortunatamente invocare.

Quando nelle pubbliche amministrazioni cambiano gli amministratori, le operazioni che risultano onerose e che sono state decise precedentemente vengono viste con sospetto, e quando poi si cerca di chiuderle anticipatamente e le banche chiedono penali rilevanti, si grida allo scandalo e ci si rivolge alla magistratura, anche se le operazioni erano state eseguite con le migliori intenzioni.

In questi frangenti non è sempre semplice distinguere tra ragione e buona fede e torto e cattiva fede e non è parimenti semplice calcolare se il contratto è stato stipulato alle corrette condizioni economiche: le banche hanno il vantaggio della cosiddetta "asimmetria informativa", cioè del saper valutare i fattori di rischio connessi all'operazione e quindi il costo per coprirli, facoltà che manca ai loro clienti che non sono in grado di valutare se le commissioni richieste dalla banca siano congrue oppure esorbitanti: nell'economia di mercato l'unica tutela per il cliente, oltre alla serietà della banca, sta nell'interpellare più banche per scegliere l'offerta più favorevole.

I contratti di queste operazioni però a volte possono contenere anche clausole "molto convincenti" per gli amministratori pubblici sempre alla ricerca di fondi da spendere per opere pubbliche che soddisfino i cittadini e li facciano rieleggere; un esempio è la possibilità di farsi anticipare dalla banca denaro fresco accettando, nel momento della negoziazione dei tassi, di corrispondere negli anni rimanenti del contratto un tasso fisso più alto, nascondendo così in esso un ulteriore mutuo che sarà pagato negli esercizi futuri: in questo caso non è sempre chiaro se è più colpevole chi offre l'opportunità o chi la accetta.

I più letti della settimana

Tonino Bello, la guerra e noi

Mediterraneo di fraternità

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons