Comunicazione per una cultura della solidarietà

Ha preso il via il 3 febbraio a Porto Alegre, in Brasile, il Mutirao della comunicazione: un tavolo di confronto, discussione e condivisione per capire come sviluppare appieno l'enorme potenziale dell'America latina in questo campo.
mytirao

Ha preso il via il 3 febbraio a Porto Alegre, in Brasile, il Mutirao della comunicazione. Mutirao è una parola che riassume vari significati: assemblea, confronto, condivisione, ma anche lavoro collettivo, come si fa nelle campagne brasiliane al momento della raccolta. Organizzato dalla Conferenza episcopale brasiliana in coordinazione con varie associazioni cattoliche che operano nel campo della comunicazione, il Mutirao ha attirato circa 3mila operatori ed esperti da quasi tutti i Paesi dell’America latina. Tema del meeting: processi di comunicazione, costruzione di una cultura della solidarietà. Ed è emblematico che questo evento ecclesiale avvenga nella città che da poco ha celebrato una nuova edizione del World Social Forum.

«L’America latina possiede un potenziale enorme in materia di comunicazione – ha esordito mons. Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio per le comunicazioni sociali – basti pensare che solo nel Brasile le radio cattoliche sono di più che in tutto il continente africano». Sono infatti migliaia le esperienze in questa regione che testimoniano lo sforzo di tante realtà ecclesiali per rendere i media e le nuove tecnologie accessibili a tutti, soprattutto nei settori meno privilegiati della società. Queste verranno passate in rassegna nelle decine di workshop che prendono vita durante i pomeriggi, mentre la mattina si svolgono tavole rotonde e conferenze su questioni legate alla costruzione di una cultura della solidarietà. La conclusione è prevista per il 7 febbraio.

«Dobbiamo democratizzare i media e non è facile» ha ammesso durante la tavola rotonda inaugurale Beto Almeida, giornalista e direttore di Telesur/Brasile. «Stiamo riuscendo a democratizzare le nostre comunità, ma non ci riusciamo con i media», ha affermato segnalando alcune delle sfide. Per Carlos Augusto os Santos, ministro delle Comunicazioni del Paraguay, «un’altra sfida è riappropriarci dell’agenda tematica dei media». «È un processo che va portato avanti attraverso il dialogo, proprio perché la comunicazione, quella vera, è dialogica» ha suggerito l’ecuadoriano Fernando Checa Montufar, direttore del Ciespal, un centro studi sulla comunicazione.

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