Comunicatori in dialogo

 Apre a Castelgandolfo un workshop internazionale dedicato agli operatori dei media. Cinema, news, nuove tecnologie in ricerca di strategie di fraternità.
Netone 2010

“Prove di dialogo” è il titolo scelto per un workshop internazionale per operatori della comunicazione promosso da NetOne, che si sta svolgendo a Castelgandolfo e che fino a domenica ospiterà interventi, storie di vita, laboratori operativi, per individuare strategie di fraternità anche nel mondo dei media.

 

Dalla Corea alla Colombia, al Brasile a vari paesi dell’Europa gli interrogativi sulle modalità di comunicare viaggiano su più traiettorie e interpellano i presenti non tanto sui tentativi, ma su progetti che aiutino i media a recuperare ruolo, professionalità, verità anche scomode, ma che non rinuncino alla speranza e alla ricerca di significati che sappiano legge i tempi e la storia.

 

Nella giornata di apertura uno spot ha ricordato i dieci anni di NetOne, la rete internazionale di professionisti, studenti e operatori dei media, nata nel giugno 2000 e ispirata nelle sue azioni e riflessioni al carisma dell’unità di Chiara Lubich. Attraverso storie e vicende personali si è poi entrati nel vivo della quotidianità di chi fa comunicazione attraverso i film, le notizie, la produzione di programmi.

 

Il panel dedicato ad una delle funzioni dei media, “far vivere gli uomini insieme”, più che certezze ha suscitato interrogativi e ha aperto riflessioni sui rapporti all’interno delle redazioni, tra fruitori dei media e fonti della notizia, tra registri giuridici differenti nella valutazione delle persone coinvolte nella comunicazione. A confronto esperti provenienti dall’Italia e dal Latino-America. Si è anche parlato di immigrati, con Leticia Costa, giornalista uruguaiana, e dei luoghi comuni nelle indagini sulla loro scelta di migrazione e sulle reali condizioni di vita. Le provocazioni sulla qualità della democrazia lanciate dalla politologa Daniela Ropelato hanno suscitato un vivace dialogo con la sala sia sui criteri di valutazione della democraticità dei media, sia sulla loro partecipazione alla vita politica del Paese, che sui loro contenuti e sulle proposte. Urge definire la buona comunicazione e individuare non tanto soluzioni emozionali, ma spazi dove anche l’opinione pubblica trovi posto e voce, è stata una delle conclusioni auspicate in questo progetto di riforma.

 

Oggi si punta alla gestione e alla fruizione dei media, con un approfondimento sul loro futuro. Sabato, un pomeriggio aperto sarà seguito via satellite in tutto il mondo: un’expo di esperienze su una comunicazione incamminata verso la fraternità fra i popoli, le culture, i diversi mezzi di espressione della realtà.

 

All’interno del programma previsti collegamenti internet con comunicatori nei vari continenti e workshop operativi sui finanziamenti europei dedicati ai media, sui criteri di notiziabilità, su un progetto informatico che vede partner l’Ente spaziale europeo e alcuni paesi africani. Alla conclusione, domenica, interverrà Maria Voce, presidente del Movimento dei focolari.

 

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