Comunicare attraverso la sessualità

Nel rapporto di coppia un aspetto importante è rappresentato dalla sessualità, che molto spesso riflette eventuali difficoltà relazionali nel rapporto a due. Non sono infrequenti i cosiddetti marimoni bianchi o relazioni in cui non si riesce a stare vicini fisicamente. L'importanza del dialogo e di rimettersi in gioco continuamente

Un passo rilevante nella terapia di coppia è la presa di consapevolezza che i due partner sono dei compagni di viaggio nel percorso della vita, in cui ciascuno ha scelto ed è stato scelto, entrambi individui con una propria storia, protagonisti di un percorso l’uno a fianco all’altro. La scelta del compagno di viaggio non è casuale ed è un’opportunità anche per “vedere” se stessi. Quando si vuole crescere insieme, occorre fermarsi e comprendere la propria parte all’interno della relazione: ciascun partner mette in mostra le proprie caratteristiche, agisce parti di sé in modo più o meno attivo o passivo. In questa dinamica anche la sessualità fa o ha la sua parte.

Nella relazione di coppia può succedere di fare esperienza dell’impotenza sessuale o, in alcuni casi, dell’assenza di una sessualità vissuta. Mi capita sempre più frequentemente di incontrare coppie che oltre a problemi comunicativi o ad eventi traumatici che colpiscono dolorosamente la loro vita, hanno in valigia anni di completa lontananza e distanza fisica; riflesso dei problemi relazionali. Prima di poter parlare comunque di problemi sessuali di natura psicologica è buona prassi accompagnare il percorso con un’indagine medica che possa verificare eventuali questioni di tipo organico.

Per impotenza sessuale si intende la compromissione delle funzioni sessuali in uno o entrambi i partner, derivata dallo strutturarsi di dinamiche comunicazionali patogene, che trovano nella sessualità un luogo dove manifestarsi. Per cui spesso si assiste ad una escalation che parte dal calo del desiderio sessuale fino ad arrivare a disfunzioni nell’area sessuale che provocano sofferenza a chi ne è protagonista e anche all’altro partner, che spesso vive un senso di rifiuto o di colpa. L’attività sessuale tende quindi a ridursi, fino all’evitamento nel provare ad avere rapporti. Talvolta la disfunzione insorge dopo molto tempo dalla costruzione della coppia e la sua presenza può essere chiaramente correlata alle problematiche comunicative, altre volte questo non è perfettamente coincidente o quantomeno non consapevole.

Altra questione di cui spesso non si parla sono i cosiddetti “matrimoni bianchi”, in cui uno o entrambi hanno difficoltà nel vivere una sessualità coitale. Le cause possono essere diverse, dettate da questioni morfologiche legate all’apparato sessuale, oppure a un eccesso d’ansia, fino a traumi sessuali. La sessualità ha molteplici significati che ciascuno vi attribuisce, che si sviluppano attraverso vari fattori quali: l’educazione sessuale, i valori, i ruoli all’interno della coppia, la percezione di eventuali problemi e le modalità di espressione verbale del disagio. Vivere una relazione completa integrando l’aspetto della sessualità è una possibilità e una conquista per tante coppie. Richiede il mettersi in gioco e affrontare alcune tematiche di cui non si è abituati a parlare, potersi conoscere in modo intimo, risolvere problemi di altra natura che si esprimono attraverso questo canale comunicativo.

I coniugi possono dialogare anche attraverso questo linguaggio, sia nel male che nel bene, cioè attraverso un sintomo oppure esprimendo a pieno la propria affettività.

Vicinanza e distanza è una danza che la coppia ripete tutta la vita e per quanto riguarda la dinamica dell’attrazione, Esther Perel, psicoterapeuta belga, sostiene che ci si sente attratti se: l’altro “non c’è” (nel senso che c’è una giusta distanza, per cui non si è simbiotici) e quindi si può liberare l’immaginazione sul partner, se il partner interagisce con gli altri (il mondo esterno) e dà il suo meglio, se si ride insieme mettendo in gioco nella relazione altre parti di sé.

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