Col fiato sospeso per la salute di Chávez

Il presidente venezuelano è stato sottoposto a un nuovo intervento chirurgico per un tumore che combatte da mesi. Poco prima dell’operazione ha indicato nel vicepresidente il suo eventuale successore politico
chavez venezuela

«Si presentano scenari complessi e difficili», annuncia serio il vicepresidente del Venezuela nel rendere pubblico il risultato positivo dell’intervento chirurgico di sei ore al quale é stato sottoposto il presidente Hugo Chávez. Quest’ultimo è ricoverato a L'Avana a seguito della ricomparsa del tumore che ormai da mesi sta combattendo tenacemente, con l’appoggio della medicina cubana, la più affidabile della regione. Poco prima di partire per l’isola dei Caraibi, Chávez aveva reso pubblico il suo stato di salute con un discorso televisivo, durante il quale ha indicato nella figura del vicepresidente il suo eventuale successore.

L’annuncio, successivamente avvolto da un sostanziale e comprensibile riserbo in merito allo stato di salute di Chávez, ha comunque aperto una serie di ipotesi in merito al futuro politico venezuelano. Il prossimo 16 dicembre si svolgeranno le elezioni politiche di governatori e legislatori che definiranno l’assetto istituzionale dopo le elezioni presidenziali dello scorso ottobre, quando Chávez ha ottenuto un nuovo mandato di sei anni. La Costituzione prevede che in caso di impedimento nel lavoro presidenziale, prima della metá della durata dell'incarico, bisognerá procedere ad eleggere un nuovo presidente. In questo caso, Chávez ha invitato a votare per Nicolás Maduro.

 

Non mancano le incognite su questo processo. Internamente, l’eventuale scomparsa del presidente metterá a prova la tenuta della rivoluzione bolivariana. La gestione di Chávez ha provocato cambiamenti profondi che vanno al di là della polarizzazone politica. Durante la recente campagna elettorale per la presidenza anche l’opposizione ne ha riconosciuto i meriti, ed ha parlato di rendere più “efficiente” tale crescita. Da parte sua, lo stesso presidente ha ammesso errori che aveva intenzione di emendare. Una delle maggiori sfide consiste nel passare da una egemonia basata sulla polarizzazione all’ampliamento della base sociale facendo leva su un maggiore consenso.

 

Il dubbio sulla continuità del modello venezuelano ha anche a che fare col personalismo del presidente. Lo schema personalista prevale in Venezuela come in altri Paesi dell’America latina, dove spesso leader forti svolgono un ruolo importante ma con poca propensione alla condivisione un gruppo politico. E ciò ha una diretta conseguenza al momento della successione del leader. È, ad esempio, il problema oggi dell’Argentina. In tal senso, Brasile ed Uruguay sono forse la migliore eccezione proprio per aver costruito una leadership dalla quale attingere gli elementi necessari alla continuitá di un progetto politico.

 

Lo stato di salute di Chávez, ha riflessi sull'intera regione. Il Venezuela è uscito in questi anni dal suo isolamento internazionale per assumere un ruolo importante in America latina, e questo ben al di là dei modi coloriti e spettacolari del presidente. Ha appoggiato materialmente Argentina, Uruguay, Bolivia ed Ecuador, fornisce 100 mila barili di greggio alla critica economia cubana, asfissiata dall’embargo commerciale che dura da decenni. Ha smosso le acque nel Patto tra i paesi andini e tra i Paesi sempre dimenticati dell’America Centrale, ha ricondotto nell’alveo diplomatico le relazioni con la vicina Colombia. Il suo recente inserimento nel Mercosur la conferma come socio commerciale e politico del Brasile in modo particolare ma mette in rapporto la regione settentrionale con quella meridionale del Sudamerica, incoraggiando cosí un'integrazione non facilitata dalle distanze e dalle condizioni geografiche.

 

I vari presidenti della regione si sono stretti attorno all’ammalato manifestando la loro solidarietà e l’impegno a continuare a percorrere un cammino di sviluppo, pieno di opportunità, non facile ma di cui se ne avvertono le potenzialità, che accomuna la maggior parte dei governi della regione.

 

I più letti della settimana

Tonino Bello, la guerra e noi

Mediterraneo di fraternità

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons