Ciao vecchio glorioso Tevatron

Dunque è venuto il momento di spegnere le macchine anche per l’acceleratore di particelle dei laboratori Fermi, a Batavia nell’Illinois, Stati Uniti. Protagonista per oltre trent’anni delle ricerche di fisica fondamentale, Tevatron ha al suo attivo alcune delle scoperte che hanno fatto storia nel secolo passato, come la particella Y nel 1977 e soprattutto il sesto quark, top, negli anni novanta. Poi nel 2009 è arrivato Lhc, il nuovissimo grande acceleratore europeo del Cern e la lotta si è fatta serrata, ma impari, finchè negli ultimi mesi del 2010 la potenza dei fasci di protoni che si scontrano nei rivelatori di Lhc è diventata talmente alta che il Department of Energy statunitense ha deciso di chiudere la vecchia e gloriosa struttura. Fa impressione vedere una volta tanto i cervelli migrare dall’America all’Europa per partecipare alle ricerche di avanguardia che ora si possono svolgere solo al Cern, almeno in questo settore della fisica delle alte energie. Gli Stati uniti, infatti, non hanno più grandi acceleratori e concentrano ormai le ricerche in patria su altri fronti, come la ricerca su neutrini e fasci di astro particelle.
Tevatron

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