Casse vuote, servizi ridotti

Sarà per l'inesperienza o per la mancanza di fondi, ma la nuova giunta fatica ad andare avanti, anche su temi importanti come l'inceneritore
Grillo e Pizzarotti

Inceneritore sì o no. Il dibattito sull'argomento continua ad essere intenso in Emilia Romagna. Lo stesso Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle, ha annunciato il suo ritorno a Parma il prossimo 22 settembre per affrontare ancora una volta il tema. Se è vero che la procura della città verdiana ha provveduto al sequestro dell’impianto e sta indagando su come hanno agito le otto persone che dovranno rispondere di abuso d’ufficio, è altrettanto vero che la nuova giunta non ha idee e progetti chiari su come agire e da dove partire per la raccolta dei rifiuti. E non è questo l’unico tema al centro delle controversie tra i partiti cittadini, controversie che poi si espandono a livello nazionale con qualche commento sui social network del comico genovese.

C’è di fatto che i parmigiani hanno dato fiducia ad un ragazzo giovane, che in poco tempo ha “spazzato via” la politica di destra e di sinistra, ma a distanza di qualche mese c’è realmente qualcosa di nuovo per la città, così come aveva promesso appena eletto Federico Pizzarotti? Il lavoro, nonostante la maggioranza assoluta in Consiglio comunale, è lento e laborioso; i nuovi assessori stanno imparando un nuovo mestiere, la maggior parte di loro sono professionisti che non hanno mai ambìto a rivestire ruoli politici e che nemmeno s’identificano con lo spirito del Movimento 5 Stelle, sono piuttosto persone che hanno accettato la proposta di dirigere la “macchina comunale” e lo stanno facendo dando ciascuno il proprio supporto tecnico.

La prima decade di settembre è già passata e i problemi in città si avvertono a pelle: per via del debito lasciato dalla precedente amministrazione, Pizzarotti non ha soldi a sufficienza da investire per il nuovo anno scolastico; così diversi bambini restano a casa e per loro non vi è spazio nelle scuole materne e nei nidi, e inoltre il comune non può dare nessun contributo alle famiglie che volontariamente decidono di farsi aiutare dal servizio delle tagesmutter (le cosiddette "mamme di giorno", che educano un piccolo gruppo di bambini nelle proprie abitazioni).

Sempre perché non vi sono soldi, il comune ha dovuto ridurre il cartellone del Festival Verdi al teatro Regio; una riduzione che ha comportato l’annullamento di oltre 700 prenotazioni provenienti da Giappone e altri Paesi asiatici. Questi turisti avrebbero portato in città un buon contributo economico.

È anche aumentata la micro-criminalità, e soprattutto nelle zone centrali il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, riunitosi nei giorni scorsi in prefettura, ha deciso che vi è bisogno di una riqualificazione di alcune aree, il tutto da farsi compatibilmente con i pochi spiccioli che vi sono in cassa… Troppo pochi per assumere, ad esempio, nuovi vigili urbani e intensificare il lavoro delle forze dell’ordine.

Insomma, in municipio si fa fatica a prendere decisioni e deliberare atti. E questo o per la poca esperienza dei nuovi 21 consiglieri del Movimento 5 Stelle (tutti alle prime armi in politica) o per l’assenza di fondi da destinare a progetti.

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