Cari bambini, vivete da santi subito

Il segreto rivelato nella notte più vera della storia. La lettera di Natale ai bambini del cardinale Tettamanzi
Santi subito

 

 

«Carissimi bambini, anche quest’anno ho trovato un po’ di tempo per scrivervi una lettera di Natale». Tettamanzi inizia così la lettera ricca di tenerezza per tutti i bambini, ricca anche di illustrazioni e con allegato un cd musicale.

 

L’Arcivescovo parte dalla figura di santità di Papa Giovanni Paolo II. Racconta ai bambini un suo esempio quando dice che i cristiani non diventano eroi per un incantesimo, neppure assumendo pozioni magiche. Ma diventiamo santi seguendo «il segreto rivelato nella notte più vera della storia». Si riferisce a Wojtyla al suo nome di battesimo: Karol, Carlo in italiano.

 

E qui collega il nome di Carlo al vescovo santo, al Borromeo: la cui memoria della canonizzazione è il filo conduttore di quest’anno pastorale. «Fece tante di quelle cose per il bene materiale e spirituale della gente di allora che noi quasi non riusciamo a immaginarle! E soprattutto non riusciamo a spiegarci come fece a realizzarle tutte vivendo solo 46 anni, in tempi nei quali non c’erano la corrente elettrica, il telefono, l’automobile, la televisione, i computer e internet… Ma una spiegazione forse c’è: quell’uomo fece tante cose buone, belle giuste e difficili… perché era un grande santo! Capite? Non è diventato santo per le cose che ha fatto, ma ha fatto tutte quelle cose perché era santo!».

Ecco la tenerezza del vescovo: «Ora voglio provare a “tenervi un po’ in braccio”, miei giovani amici, e farvi il regalo di Natale che san Carlo mi ha suggerito per voi. Si tratta di svelarvi qualche segreto per diventare anche voi “santi subito”. Non aspettate domani o quando sarete grandi. Vivere da santi è possibile in ogni momento e anche i bambini possono realizzare questa bellissima missione per vivere felici e per fare più bella e buona la vita del mondo intero».

 

Tettamanzi come un bravo nonno ricorda anzi quasi raccomanda ai bambini quello che serve per diventare santi: «Cioè  tutto! Sì, avete capito bene. I santi non si risparmiano e mettono tutto se stessi in ogni cosa per fare la volontà di Dio». Ecco allora il suggerimento: «Un esercizio con il quale allenarsi a ridonare a Gesù tutto quello che ci ha dato. Così a Natale potremo anche noi fare un regalo; faremo il più bel dono a Gesù, quello di diventare santi ogni giorno. Basta pensare ai cinque sensi: vista, udito, odorato, tatto, gusto. Ciascuno di essi impegna una parte del nostro corpo: gli occhi, le orecchie, il naso, le mani, la lingua. Ecco gli “ingredienti” per il nostro “santo regalo” a Gesù! Con gli occhi possiamo vedere Gesù; con le orecchie vogliamo ascoltare Gesù; con il naso chiediamo di fiutare Gesù; con le mani cerchiamo di toccare Gesù; e con la lingua desideriamo assaporare Gesù».

 

«Così si diventa santi portando il sorriso a tutti; perdonando chi ci offende; servendo chi è nel bisogno; lottando per superare le ingiustizie del mondo: rispettando la dignità di ogni persona; impegnandoci per la pace e la comunione nelle nostre famiglie, nella Chiesa e nella società; staremo tanto tempo a parlare con il Signore, ad ascoltarlo e a gioire della sua compagnia; non avremo più paura neppure della morte; cammineremo insieme nella speranza della vita eterna…».

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