Buone notizie

Grazie, mamma Ultimamente si parla continuamente di “cellule staminali”, quel particolare tipo di cellule capaci di rigenerare i tessuti danneggiati o invecchiati, grazie alla capacità di trasformarsi in qualsiasi altro tipo di tessuto. Queste cellule preziose sono presenti in gran numero nell’embrione che cresce e si differenzia, mentre nell’adulto sono più rare. Sembra che quando una donna è incinta, riceva in dono dal feto che porta in grembo un gran numero di cellule staminali che si accumulano in lei, formando una specie di assicurazione per la vita futura. Insomma se la madre dà la vita al proprio figlio, anche questi la ricambia dandole vita a sua volta, in un perfetto rapporto di reciprocità. Solidarietà preistorica L’esplorazione scientifica accumula sempre nuovi dati ed informazioni che vanno analizzati, compresi e interpretati. Mentre i dati elementari sono chiari, l’inbrevi terpretazione degli stessi non è semplice e porta a volte a posizioni conflittuali che solo il tempo tende a chiarire. Oggi va di moda l’interpretazione “casuale”, che vede cioè tutto quello che accade come frutto del caso, senza un disegno o un perché. Ma la notizia che viene dalla Francia sembra indicare una diversa direzione: è stata ritrovata la mandibola di un nostro antenato preistorico di circa 175 mila anni fa che per una infiammazione aveva perso tutti i denti. A quei tempi questo significava morte sicura, eppure questo individuo sopravvisse ancora per un certo tempo. Secondo il gruppo internazionale di antropologi che ha studiato i resti fossili, questo significa che, contrariamente a quello che si è pensato fino ad oggi, già allora le comunità umane si prendevano cura dei loro membri in difficoltà, fornendo ai più deboli bocconi morbidi e masticabili! Pioniere Nello spazio interstellare, al di là dei confini del sistema solare, in direzione della costellazione del Toro, una piccola navicella costruita dall’uomo sta continuando il suo viaggio verso l’infinito. È il Pioneer 10: lanciato 29 anni fa dalla base di Cape Canaveral, e dopo aver percorso quasi 12 miliardi di chilometri, la sonda “è ancora viva”, continua a funzionare e a far sentire la sua voce dallo spazio profondo.Ambasciatore dell’umanità, ha a bordo un messaggio per eventuali civiltà extraterrestri: una targa dorata rappresentante un uomo con la mano aperta in segno di pace, una donna e la posizione del nostro pianeta nel sistema solare. Tempo prezioso Ultimamente sembra diventare sempre più chiara l’importanza, per il medico, dell’ozio virtuoso, inteso come pausa di riflessione, come “tempo di preghiera, meditazione, ascolto (di sé e degli altri)”. In conferenze, libri e articoli di giornali si scopre (o si riscopre) come l’attivismo frenetico e superimpegnato tolga al medico il tempo per parlare con il paziente, per coltivare il rapporto in termini di comunicazione, comprensione, scambio emotivo e coinvolgimento reciproco. Il malato si accorge di tutto ciò, e ne risente, specialmente nei momenti più critici della malattia, quando si discute di residua speranza di vita. È allora che, come ha sottolineato l’ex ministro Veronesi, occorre “riscoprire la profonda accezione del termine curare”. “La cura possibile” infatti, è anzitutto “saper ascoltare, condividere, capire ed entrare in sintonia con la sofferenza e le ansie del paziente”. Simputer È un piccolo computer che sta nel palmo di una mano. È stato pensato da alcuni informatici indiani per ridurre il “digital divide”, cioè abbattere le barriere tecnologiche che impediscono alle persone dei paesi più poveri di entrare nel mondo di Internet e sfruttarne le potenzialità. Infatti il Simputer (Simple, Inexpensive, Multi-lingual) è semplicissimo da usare, va a batterie, è di costo minimo (circa 180 euro) e capace di tradurre simultaneamente in più lingue. Anche gli analfabeti lo potranno usare tramite il sistema di riconoscimento vocale e la tecnologia touchscreen, senza bisogno di tastiera. La fondazione senza fini di lucro che lo ha sviluppato si avvarrà della collaborazione di organizzazioni non governative che lo distribuiranno nei villaggi, utilizzando le consolidate modalità del microcredito. Le speranze di riscatto di tanti passano anche da qui: il Simputer (www.simputer. org) non a caso è stato definito “la lampada di Aladino nelle mani dei poveri”.

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