Buon aSKOlto!!!

Anche stamattina sei bloccato in tangenziale? Pensa a cinque cose belle, direbbe uno Skortza. Il traffico, la terza terriBBile piaga della società di oggi , come afferma in una nota pellicola comica italiana. Diego degli Skortza è chiaro: Una sera, andando in macchina alle prove degli Skortza, mi sono trovato imbottigliato nel traffico. Avevo talmente tanta voglia di suonare, che solo l’idea di arrivare tardi alle prove, mi irritava parecchio. Era chiaro che non sarei mai arrivato in tempo, e che non v’era altra soluzione che fare inversione di marcia e tornarmene a casa, ma come fare per non rovinarmi del tutto la serata? Quel pomeriggio, al lavoro, avevo detto istintivamente ad una mia paziente pessimista incallita: Sciura, dai, la pensi a cinque cose béle!. Beh, non avendo niente da perdere, mi son detto: Diego, mo’ ti tocca. Pensaci te a cinque cose belle. Era sera e le macchine, coi fari accesi, disegnavano una scia scintillante che si snodava a perdita d’occhio: quasi una costellazione di automobili. Incredibile, la prima cosa bella, in quel momento mi pareva proprio essere la coda. M’è venuto subito da ridere, e tornando verso casa è nato il testo di una canzone, Prova ti giova. Da questa ed altre canzoni, è nata l’idea di improntare i concerti degli Skortza sulla MusiComunicazionePositiva. Ma cosa significa mai? Ce lo spiega Icio: MusiComunicazionePositiva significa raccontare in chiave rock fatti di tutti giorni cercando di coglierne volutamente gli aspetti positivi. Ci siamo accorti che, per una sorta di malattia benigna, in tutte le nostre canzoni coesistono forze contrarie, in una sorta di lotta tra bene e male. Così, a pensieri pessimisti e catastrofici si affiancano guizzi ottimisti e divertenti, a realtà di violenza e morte rispondono slanci vitali e propositivi. E più una cosa è brutta, cattiva, noiosa, più ci divertiamo a scovarne gli aspetti positivi e a scriverci una canzone, eh-eh!! È un’idea che colpisce e che rimane in tanti che ci vengono a sentire ai concerti. Spesso ora ci arrivano sms di amici fermi in coda, che ci scrivono cose tipo: Se non avessi sentito la canzone della coda, mi sarei incavolato già di primo mattino, oppure anche solo Fermo in coda!!. Ci piace da matti l’idea di poter comunicare al nostro pubblico le cose più belle che ci succedono, le scoperte più entusiasmanti, le idee più carine. Su tutto, l’arte di amare, ovvero la possibilità di amare tutti, amare per primi e senza aspettarsi nulla in cambio, è sicuramente la scoperta più preziosa che abbiamo fatto. Non sono giovani con poco sale in zucca gli Skortza. Dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 sono rimasti affascinati da un discorso di Chiara Lubich, che così commentava i fatti accaduti: Sono passate più di due settimane, ma non riusciamo a dimenticare quanto i nostri occhi hanno visto attraverso la televisione: l’immane sciagura piombata sugli Usa, a New York ed a Washington: tre- mendi avvenimenti che ci hanno convinto che assieme a tanto bene innegabile, presente sul nostro pianeta, è vivo più che mai lo spirito del male. Come fronteggiare una simile potenza, come non arrendersi? Tutti gli spiriti liberi del mondo si ribellano. E noi? Non sentiamo forse arrivata l’ora di giocare il tutto per il tutto per il trionfo del bene? È inutile pensare ad altro: di fronte alle molteplici difficoltà di rapporti fra mentalità così opposte, fra popoli così diversi, culture così lontane fra loro, religioni con la presenza di estremisti che le distorcono, uno solo è il rimedio: la fraternità universale, fare dell’umanità una sola famiglia. Così Diego spiega il seguito: L’idea di condensare in una canzone un messaggio così forte ci ha portati a scrivere Uska, la canzone del kamikaze dell’amore. Sapendo che qualcuno potrebbe sentirsi offeso per l’utilizzo ironico del termine kamikatze, ecco cosa intendiamo dire nella canzone. L’incipit di Uska presenta una realtà cruda e violenta, descrivendo ironicamente l’azione di un kamikaze come il gesto di uno sportivo, secondo l’equazione quante più vittime, tanti più punti. Qui, l’immagine del kamikaze evoca chiaramente un vissuto di dolore, di violenza. Con gli Skortza allora, abbiamo inventato l’immagine del kamikaze dell’amore, un guerriero alternativo che lotta per il bene comune, e che fa la scelta coraggiosa, rivoluzionaria e controcorrente di amare tutti. Uska è una canzone provocatoria e al tempo stesso una proposta, affinché ognuno si senta responsabile di quanto accade attorno a sé. SKORTZANDO S’IMPARA! Gli Skortza, rock-band da Milano e dintorni. Ormai da dieci anni, tengono concerti negli ambienti più disparati: teatri, scuole, carceri, università, piazze. È appena uscito, edito da Città Nuova, il loro secondo album: Skortzando s’impara! Canzoni nuove, prodotte in studio con la stessa energia e grinta che il gruppo sa trasmettere ai giovani durante i concerti. Con il ricavato della vendita del cd partecipano al Progetto borse di studio, un’ iniziativa del Progetto Africa portata avanti dai Giovani per un mondo unito (vedi riquadro).

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