Brevi Dialogo

Religioni
ISLAM E DIALOGO L’appello di La Mecca La Conferenza internazionale islamica per il dialogo, promossa dal re dell’Arabia Saudita, Abdallah Bin Abdulaziz Al Saud ed organizzata dalla Lega musulmana mondiale, svoltasi dal 4 al 6 giugno a La Mecca, è stata uno di quegli avvenimenti destinati a lasciare il segno: ha raccolto, infatti, rappresentanti dell’Islam di diverse provenienze geografiche ed etniche, oltre che teologiche, arrivando a formulare conclusioni coraggiose. È emerso come l’Islam, nei suoi principi fondamentali, sia impegnato nel dialogo, considerato metodologia tipica del Corano. I lavori hanno messo in luce quanto il dialogo possa essere per i musulmani, in modo specifico, una modalità privilegiata per raggiungere obiettivi importanti ed indispensabili nel mondo d’oggi. Dai partecipanti è emersa la necessità di offrire un contributo positivo per affrontare sfide e offrire soluzioni ai problemi dell’umanità, causati dall’aver abbandonato la religione , atteggiamento questo che ha portato a soffrire per l’ingiustizia, il vizio, il terrorismo, le violazioni dei diritti dell’uomo e l’inquinamento dell’ambiente. L’Assemblea ha invitato a denunciare quanti promuovono lo scontro di civiltà e porre fine alle teorie che prevedono la fine della storia, sottolineando, con questo, la necessità di conoscere persone di altre fedi e di altre culture e stabilire con loro princìpi comuni che permettano una coesistenza pacifica e la sicurezza della società umana diffondendo valori etici, verità, benevolenza e pace. La conferenza si è conclusa con la redazione di quanto è ormai chiamato l’Appello di La Mecca: un documento che si rivolge a tutti i governi, le organizzazioni e i popoli, dove vi è libertà di religione e di cultura, al fine di promuovere il dialogo. MADRID Per superare i conflitti Primo passo concreto seguito all’Appello di La Mecca è stato il congresso che dal 16 al 18 luglio ha radunato a Madrid rappresentanti delle tre religioni abramitiche monoteistiche e di altre fedi. I lavori sono stati introdotti dal re di Spagna, Juan Carlos, che ha sottolineato l’importanza del dialogo fra religioni e culture in un mondo globalizzato. Presente il card. Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, inviato di Benedetto XVI. Il re Abdallah, nel suo discorso inaugurale, ha invitato i seguaci delle religioni a dire al mondo che la differenza non deve portare al conflitto, perché i conflitti non hanno nulla a che vedere con le religioni ma con gli estremismi. Dal dialogo ad azioni concrete che mettano fine ai conflitti: è stato questo l’appello che il convegno ha rivolto a tutti i seguaci delle varie religioni. Particolarmente incisiva la testimonianza del rabbino americano Arthur Schneier, fondatore e presidente della Fondazione Appeal Conscience: Ho conosciuto il razzismo, la pulizia etnica, la fame, l’oppressione, la sofferenza del mio popolo. Il suo invito: Questo è proprio quello che dobbiamo fare: essere uniti in solidarietà. GIAPPONE G8 e religioni per la pace Come già avvenuto a Mosca nel 2006 e lo scorso anno a Colonia, l’incontro dei G8 in Giappone ha offerto la possibilità a leader religiosi di radunarsi in due convegni per attirare l’attenzione dei Grandi su questioni fondamentali per l’uomo d’oggi. In particolare, il vertice di Sapporo, denominato Call from Sapporo. World Religious Leaders Summit for Peace, organizzato dalla Conferenza mondiale delle religioni per la pace (Wcrp), ha fatto richiesta ai G8 di riconoscere e favorire con efficacia l’importanza della cooperazione multi-religiosa impegnata a favore del bene comune . I leader delle diverse religioni e comunità hanno dichiarato con rinnovato vigore il loro impegno a lavorare insieme, unitamente a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, per affrontare le sfide dell’oggi, avendo presente quanto le rispettive tradizioni religiose abbiano fatto, ognuna con una sua tipica specificità, per insegnare la compassione, il perdono e la riconciliazione, elementi tutti essenziali per una vera pace. Il documento finale del convegno si è concentrato sulla questione ambientale e climatica, temi previsti anche al G8.

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