Benzina e cultura: tra tasse e risparmio

Che la benzina servisse per rimettere in moto la cultura non ci avevo mai pensato...
benzina
 All’inizio fu il cinema. Un euro di aumento per finanziare i tagli ai Beni culturali. Ora la nuova decisione: aumentare di 1 o 2 centesimi l’accise sulla benzina per trovare fondi per latax credit. L’euro di aumento sul biglietto per il cinema è stato intanto debellato. La benzina è già alle stelle e Beppe Grillo propone, per dimezzarne il prezzo, di non compare più carburanti dalla Esso e la Shell che sono, ormai, un’unica compagnia.

 

Ma sappiamo che il prezzo dei carburanti è generato in grandissima parte dalle varie tasse e non solo dal prezzo delle materie prime, quindi anche questa lodevole iniziativa non sembra possa portare degli utili risultati.

Siccome dei carburanti ancora non ne possiamo fare a mano, è da bambino che sogno le macchine volanti alimentate ad idrogeno, tanto vale armarsi di santa pazienza e cercare di migliorare le nostre abitudini. Ecco un decalogo elaborato dalla Bosh.

 

Primo: più rapidi in curva. Affrontare una curva in modo più uniforme garantisce maggiore sicurezza e minori consumi.

 

Secondo: accelerare a fondo. Sembra un paradosso, ma non è. Ogni volta che si toglie il piede dall’acceleratore, il motore viene frenato. Da qui, un aumento dei consumi di carburante. È dimostrato che accelerare fino a 100 chilometri orari e proseguire ad andatura costante in quinta marcia, è più conveniente che insistere con il pedale premuto a metà nei rapporti inferiori.

 

Terzo: il pieno corretto. Con degli additivi nel carburante si garantisce la pulizia interna del motore che ha un’importanza fondamentale nella lotta agli sprechi.

 

Quarto: cambiare marcia. Passare da una marcia all’altra con il motore a 2 mila giri. Viaggiare in terza a 4 mila giri invece che in quinta a 2 mila vuol dire usurare il motore otto volte tanto. L’inserimento del rapporto superiore consente, mediamente, di risparmiare il 10 per cento del carburante.

 

Quinto. Spegnere il motore al semaforo. Si risparmia benzina fino al 30 per cento in città. Se non lo fate, a guadagnarci sono solo i benzinai.

 

Sesto. Adagio con stile. Guidate in modo fluido e previdente senza gli isterismi dell’automobilista perennemente irritato. È inutile accelerare energicamente tra due incroci e frenare di colpo al semaforo successivo.

 

Settimo. Manutenzione puntuale. Cambiate i filtri, le candele, le pasticche dei freni, come previsto dalla vostra casa automobilistica, evita l’aumento di consumo di carburante. Anche la geometria delle sospensioni squilibrata gioca a sfavore contro la riduzione di carburante.

 

Ottavo. Controllare i pneumatici una volta al mese. Viaggiare sempre con la pressione dei pneumatici consigliata per la vettura riduce i consumi.

 

Nono. Eliminare i pesi inutili. Togliete il portapacchi, se inutilizzato, e sgombrate il bagagliaio da pesi inutili.

 

Decimo. Lo aggiungiamo noi. Prendete in considerazione il car sharing, la bici, i mezzi pubblici o la “St”, cioè suole e tacchi.

 

(dal blog In stile sobrio di Aurelio Molè)

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