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Barchette di carta

di Redazioneweb

In scena il 6 luglio a Santa Marinella la “performance di mare” nata da un laboratorio teatrale e musicale dedicato a ragazzi con fragilità

I partecipanti al laboratorio teatrale di Artèteca

Una performance artistica nata da un laboratorio teatrale e musicale dedicato a ragazzi con fragilità, una performance di mare, un viaggio tra fragilità e audace navigazione: è così che viene presentato “Barchette sulla Cresta dell’Onda”, progetto teatrale di Surf4Children e Artèteca Azienda Creativa, che andrà in scena domenica 6 luglio alle 19.30 al Danny’s Point di Santa Marinella (Roma) con il sostegno di Canovalandia Onlus. L’ingresso è libero.

Lo spettacolo affonda le sue radici nell’esperienza ultratrentennale di Artèteca: «Facciamo teatro integrato dal 1993 – spiegano nella nota di presentazione dell’iniziativa – e lavoriamo esattamente così, musicisti e attori, sceneggiatori e tecnici insieme in staff, e se in compagnia abbiamo la presenza di ragazzi down o, autistici, meglio, loro sono senza filtri, non hanno maschere, né alibi, come la musica che dritta arriva e ti muove e commuove…basta avere uno spiraglio dell’anima aperto».

Una ventina di ragazzi e ragazze andranno così in scena guidati dalla regia di Roberto Baldassari e dalla direzione musicale di Maria Gabriella Marino, figure di riferimento nel panorama artistico e sociale. L’aiuto regia è dell’attrice Stefania Bogo; mentre Riccardo Bosi ha contribuito con la sua esperienza come pediatra ed esperto di mare, e Katarina Ilic con il suo ruolo di “capitano di crovetta” – alias segreteria organizzativa. 

Non manca nemmeno un gruppo musicale che accompagnerà la performance, composto da Claudio Cirillo alla chitarra elettrica e voce, Carlo Gorio alla chitarra acustica, Stefano Malizia al basso, Luca Miller al pianoforte e Filippo Rocco al sax.

«Fragili e delicate barchette di carta, mi sa che lo siamo un po’ tutti, nel nostro navigare nella vita – osservano i protagonisti – soprattutto in questo periodo di burrasca e vento contrario alla pace, alla serenità e a tutto ciò che racconti della bellezza delle relazioni fra le persone. Si, siamo tutti diversi, ed è faticoso, spesso, lavorare insieme, e meno male…e se la smettessimo di essere isole e tentassimo di raggrupparci in ridenti arcipelaghi bagnati dal mare…chissà!».

L’invito è quindi quello ad unirsi nel godere un tramonto sul mare «in compagnia della poesia, dell’ ironia e della musica».

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