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Bangui: strage durante gli esami di maturità

di Armand Djoualeu

- Fonte: Città Nuova

A Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, una forte esplosione ha scatenato il panico fra gli oltre 5 mila studenti riuniti per gli esami di maturità. Nella calca ci sono stati 29 morti e centinaia di feriti.

Il presidente centrafricano Faustin-Archange Touadéra, CC BY 4.0, Wikimedia commons

Secondo fonti attendibili, almeno 29 studenti sono morti e 260 sono rimasti feriti e sono stati curati in diversi ospedali di Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana (Rca), dopo essere stati travolti dalla folla in fuga, in seguito a una violenta esplosione che aveva scatenato il panico. Il presidente centrafricano Faustin-Archange Touadéra ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale da giovedì 31 giugno. La tragedia è avvenuta mercoledì 25 giugno, mentre oltre 5.300 candidati provenienti da varie scuole si stavano preparando per gli esami di maturità al liceo Barthélémy Boganda di Bangui.

I morti erano studenti rimasti vittima della calca provocata dalla paura per l’esplosione di un trasformatore elettrico.

Anche il presidente della commissione d’esame è deceduto, secondo le autorità, a causa delle ferite riportate. “Questo incidente ha scatenato il panico, e causato diversi feriti gravi, con la conseguente perdita di alcune vite umane”, ha spiegato il ministro dell’Istruzione, Aurélien-Simplice Kongbelet-Zingas. Il Primo Ministro Félix Moloua ha visitato i feriti in ospedale.

Candele sono state accese davanti ai cancelli della scuola. “L’esplosione è stata come un terremoto”, ha detto uno studente ancora sotto shock.

“Chiediamo cure per i feriti e funerali per i deceduti. Crediamo che tutte le persone coinvolte debbano ricevere supporto psicologico“, ha aggiunto Fabrice, uno studente che ha assistito all’incidente.

Secondo il ministero dell’Istruzione, la tragedia è collegata all’esplosione di un trasformatore di Enerca, l’azienda elettrica nazionale. L’esplosione ha causato panico e confusione tra gli studenti, poiché temevano un incendio esteso. In breve, il trasformatore elettrico dell’impianto, situato al piano terra dell’edificio principale, dopo essersi bloccato come conseguenza di un guasto tecnico, è esploso forse per un intervento di ripristino della corrente da parte dell’Agenzia Centrafricana per l’Energia (Enerca). Le autorità hanno promesso di intervenire rapidamente per chiarire le circostanze di questa tragedia. Ma molti già ipotizzano che l’esplosione del trasformatore in questione sia stata causata da un cortocircuito.

Dalla presidenza di Touadéra, iniziata nel 2016, la Repubblica Centrafricana è gradualmente tornata alla stabilità, sebbene la situazione rimanga incerta. I dipendenti pubblici vengono pagati e l’istruzione progredisce. Ma un incidente di questa portata, seppur raro, induce i critici a speculare sull’attuale stato della politica governativa. Il Paese, durante questi tre giorni di lutto nazionale, sta curando le sue ferite ma guarda con determinazione al futuro.

La Repubblica Centrafricana è stata a lungo uno dei paesi più poveri e instabili del continente, sebbene sia ricco di uranio e diamanti. Da alcuni anni sono presenti nel paese mercenari russi dell’Africa Corps (ex Wagner), così come in Libia e in vari paesi africani della fascia subsahariana.

 

 

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