Babel Tv

Il nuovo canale televisivo al 141 del bouquet Sky, un punto d'incontro tra le diversità.
Babel Tv su Sky

Saper rigovernare un appartamento in quattro ore è questione di metodo e piccoli segreti, tutti svelati in due lezioni di house keeping tenute da Imelda Aromin, governante filippina, in Italia dal 1989. Le lezioni di Imelda sono una scusa per raccontare la sua vita di nuova italiana, nel programma Lo voglio così, che Babel Tv sta proponendo al suo sempre più numeroso pubblico. 

Babel è il nuovo canale televisivo posizionato al 141 del bouquet Sky; è stato lanciato lo scorso novembre con l’obiettivo di creare un punto di incontro tra le diversità.

Il canale racconta la vita dei nuovi italiani cercandone le storie e i volti, valorizzandone le tradizioni e le abitudini, entrando nelle varie comunità nazionali per favorire la conoscenza e la reciproca stima fra i popoli, attraverso lo scambio di idee e di emozioni.

Babel, infatti, si rivolge soprattutto alle sette comunità etniche principali residenti in Italia: maghrebina, rumena, albanese, latina, cinese, ucraina e filippina, che rappresentano attualmente i due terzi dei quasi cinque milioni di “stranieri” che vivono nel nostro Paese.

 

La programmazione è variegata e si distingue in verticale e orizzontale: la prima è dedicata giornalmente a una precisa nazione o regione, mentre la seconda è tematica, e cerca di dare indicazioni e consigli per vivere meglio la realtà quotidiana della Penisola.

Parliamoci chiaro, ad esempio, è una rubrica in cui giornalisti di vari Paesi cercano di dare voce alle domande dei propri connazionali intervistando personaggi del mondo politico e sociale. In più ci sono rubriche dedicate allo sport, alla cucina e al tempo libero, mentre una community su Internet contribuisce all’ideazione dei contenuti televisivi del canale.

Babel è partita dunque nel segno dell’originalità, dando a Sky il primato di aver saputo affrontare una realtà complessa, ma ricca di opportunità, presentandola all’attenzione pubblica in modo semplice e trasparente. Attraverso le storie di chi ha fatto della diversità un punto di forza, Babel contribuisce a dare cittadinanza non solo alle nuove comunità, ma soprattutto all’idea che non esistono forse “stranieri”, ma soltanto persone che non si conoscono ancora.

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