Alla scoperta di Trani

In questo momento crisi sanitaria ed economica, il turismo italiano è in ginocchio. Scopriamo insieme a Città Nuova “l’Italia nascosta”, i luoghi del nostro Paese che forse abbiamo sempre sottovalutato ma che in realtà nascondono tesori e meraviglia
Trani foto di Tommytrani di Wikipedia in italiano - Trasferito da it.wikipedia su Commons., CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=32900548

Continua anche in questo primo martedì autunnale il nostro viaggio italiano alla scoperta di angoli di bellezza nascosta. Nonostante le attività lavorative e scolastiche siano riprese per tutti a pieno ritmo, continueremo ancora per qualche settimana a proporvi questo appuntamento settimanale e speriamo possa suggerirvi nuove idee di viaggi, anche solo per un finesettimana fuoriporta.

Dopo aver visitato Viterbo, la Città dei Papi, oggi ci spostiamo nuovamente al Sud, più precisamente in Puglia. Una perla nascosta di questa regione invasa dai turisti specialmente durante l’estate è la piccola città di Trani. Con i suoi 56011 abitanti (dato aggiornato al 31/12/2019), Trani è una perla, un gomitolo di viuzze lastricate che si affaccia direttamente sul mare ed è famosa non solo per le sue architetture religiose, ma anche per il suo tipico Moscato, vino bianco dal sapore dolce e delicato.

Il nome della città di Trani ha origini etimologiche non chiare. Al giorno d’oggi, infatti, sono ancora diverse le tesi e le interpretazioni che tradizione e scienza associano al nome della città e studiosi e storici non sono ancora riusciti a scoprire quale sia la vera provenienza del toponimo di Trani. Secondo la tradizione, il nome di Trani potrebbe essere legato all’eroe della mitologia greca Diomede, il cui figlio Tirreno avrebbe fondato la città, indicata nell’antichità come Tirenum o Turenum. Gli studiosi contemporanei, però, hanno formulato a riguardo altre due ipotesi più convincenti: la prima afferma che Trani possa essere la forma ridotta di Traiano e che quindi la città abbia assunto il suo nome in onore dell’omonimo imperatore romano; la seconda tesi, forse più realistica, considera il nome Trani come derivato dal termine medievale trana, che significa “insenatura adatta alla pesca”.

Prima di iniziare la visita ai tre monumenti e luoghi principali della città, arrivando dalla stazione ferroviaria, potrete perdervi per le viuzze della città, assaporando l’atmosfera della tradizione pugliese e facendovi guidare verso il mare dall’odore della salsedine e dal rumore delle sue onde che si infrangono sugli scogli.

Procedendo verso il mare, incontrerete la Sinagoga Scola Nova. La città di Trani, infatti, nel corso della sua storia è stata animata anche dalla presenza di una comunità ebraica, poi cacciata nel XVI secolo. Le quattro sinagoghe della città sono divenute poi chiese e al giorno d’oggi di questi edifici ne sopravvivono solo due. Tra questi c’è la Sinagoga Scola Nova, luogo di culto utilizzato oggi dalla comunità ebraica dopo la loro ricomparsa in città nel 2004. La sua costruzione risale al 1244 e l’architettura è tipica degli edifici religiosi delle Murge e della Valle d’Itria.

Dopo aver visitato la sinagoga, la seconda tappa obbligatoria in città è la Cattedrale di Santa Maria Assunta, o anche chiamata di San Nicola pellegrino. Questo edificio è divenuto il simbolo della città di Trani non solo per la sua particolare architettura romanica pugliese ma anche per la sua particolare posizione proprio in riva al mare. Risalente al secolo XI, la cattedrale è stata interamente costruita con la pietra di Trani, un tufo calcareo estratto dalle cave della città. L’interno della cattedrale, strutturato su tre navate, accoglie turisti e fedeli in un’atmosfera spoglia ma suggestiva, ricca di fascino come tutte le chiese romaniche.

Passeggiando sul lungo mare in direzione ovest, potrete raggiungere il Castello di Trani. Anche se al momento è temporaneamente chiuso al pubblico a causa dell’emergenza sanitaria, ve lo segnaliamo come tappa consigliatissima di questo tour della città, nella speranza che presto possa essere visitato. Fatto erigere nel 1233 dall’imperatore Federico II di Svevia a protezione del Regno di Sicilia che aveva ereditato dalla madre Costanza d’Altavilla, ha subito diverse dominazioni fino a divenire anche un carcere provinciale a metà del XIX secolo. Oggi è gestito dalla Direzione generale di musei.

Un periodo suggestivo per visitare la città di Trani è la Settimana Santa, giorni in cui in città vengono organizzate diverse processioni che coinvolgono tutte le parrocchie e le confraternite cittadine. Tra questi eventi, una delle processioni più famose è quella dell’Addolorata, organizzata dall’Arciconfraternita dell’Addolorata, che si svolge nelle primissime ore del mattino (dalle ore tre) del Venerdì Santo. Durante le prime ore del mattino la folla di fedeli percorre le vie della città visitando dieci delle quattordici chiese in cui sono stati allestiti gli “Altari della Reposizione”, cioè l’esposizione del corpo di Cristo consacrato.

Altri eventi in città?

Dal 2002, alla fine del mese di settembre, a Trani viene organizzato un festival culturale e letterario intitolato ”Dialoghi di Trani”. Questo evento, che diversifica il suo tema principale di anno in anno, ospita principalmente dibattiti e tavole rotonde nella cornice del Castello svevo e vede la partecipazione di scrittori e artisti di fama nazionale ed internazionale.

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