Alla scoperta di Ferrara

In questo momento di crisi sanitaria ed economica, il turismo italiano è in ginocchio. Scopriamo insieme a Città Nuova i luoghi del nostro Paese che forse abbiamo sempre sottovalutato, ma che in realtà nascondono tesori e meraviglie.
Ferrara: Corso Porta Reno

In questo secondo martedì autunnale lasciamo l’affascinante terra pugliese e proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta delle meraviglie nascoste del nostro Paese. Oggi risaliamo verso nord ma rimaniamo sulla sponda Adriatica, dove raggiungiamo l’Emilia-Romagna e più precisamente Ferrara. Questa città di 132.195 abitanti (dato aggiornato al 31/12/2019) è perfetta per una gita fuoriporta di una giornata, perché il suo centro storico è di piccole dimensioni ed è molto raccolto, ma regala degli scorci particolari.

Ferrara è decisamente una città a misura d’uomo e amica dell’ambiente. I ferraresi, infatti, si muovono quasi sempre in bicicletta o a piedi perché questo è il metodo più comodo per muoversi nel centro in maniera veloce e agevole.

È una città ricca di storia, ma la sua origine non è romana, bensì altomedievale, risalente al tempo delle invasioni barbariche. Gli studiosi pensano che l’origine del nome Ferrara possa derivare dal fatto che in quel territorio in epoca antica veniva lavorato il ferro, oppure dall’abbondanza di farro. Un’altra supposizione è che il nome sia legato a delle importanti fiere che si tenevano in terra ferrarese nella cosiddetta Feriarum area (letteralmente “piazza delle fiere”).

Il nostro tour della città comincia sempre per comodità dalla stazione ferroviaria, che dista però circa una ventina di minuti a piedi dal centro. La strada che dalla stazione conduce al centro città è sempre dritta quindi non potete perdervi e non appena vedrete l’inizio di Via Ripagrande avrete la conferma di essere nella direzione giusta. La prima tappa che vi suggeriamo è una semplice passeggiata lungo Via delle Volte. Questa via, parallela a Via Ripagrande e lunga quasi 2 chilometri, venne costruita nella seconda metà del Cinquecento per permettere ai mercanti di trasportare le merci all’asciutto. La via, come dice il suo nome, è un insieme di edifici con volte e cavalcavia che protegge dalla pioggia i passanti ed è un luogo molto suggestivo perché, nonostante sia ancora oggi abitato da molti ferraresi, sembra essersi fermato nel tempo.

Dopo aver percorso Via delle Volte potete tornare verso il centro storico e raggiungere la piazza principale della città, dove si erge la cattedrale di San Giorgio Martire, il principale luogo di culto della città. Purtroppo, non è possibile visitare la cattedrale al momento perché dal marzo 2019 al suo interno sono in corso dei lavori di restauro e manutenzione che si sono resi necessari in seguito ai danni provocati nel 2012 dal terremoto dell’Emilia. Nonostante ciò, anche l’esterno della cattedrale è decisamente affascinante ed è curioso vedere che, ai lati di questa, le antiche botteghe medievali sotto i portici sono ancora oggi sede di negozi di marchi famosi.

La vera attrazione della città si trova poco distante dalla cattedrale ed è il Castello Estense. Circondato da un suggestivo fossato ancora oggi pieno d’acqua, il castello è stato costruito su idea di Nicolò II d’Este nel 1385 e ben presto è divenuto il cuore della vita politica cittadina. Potrete accedere al castello attraversando uno dei ponti sul fossato e seguendo poi il percorso indicato che inizia nel cortile quattrocentesco. A causa delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, non è ancora possibile visitare la Torre dei Leoni, dalla quale si può godere di una bellissima vista sulla città, però potrete comunque accedere a numerose sale del castello e alla Loggia degli Aranci, uno dei punti più belli dell’intero edificio.

Lo sapevate che il Palio di Ferrara ha il primato di palio più antico del mondo? La sua istituzione risale al 1259 quando, per festeggiare Azzo VII “Novello d’Este”, marchese della città, vittorioso su Ezzelino da Romano a Cassano d’Adda, si corse il primo Palio della storia di Ferrara. La ricorrenza fu ufficializzata vent’anni più tardi e venne disposto che il Palio venisse corso due volte l’anno: il 23 aprile in onore di San Giorgio, patrono di Ferrara, e il 15 agosto in onore della Vergine Assunta. Oggi, dopo secoli, di storia e tradizione, il Palio si corre l’ultima domenica di maggio, in memoria del Palio del 1471, per festeggiare l’allora Marchese Borso d’Este nominato da papa Paolo II primo Duca di Ferrara. Il Palio di Ferrara è diverso dai soliti palii perché la sua non è una corsa guerriera, ma di festa, nella quale non c’è un nemico da battere ma solo tanta gioia e senso di comunità.

 

Altri luoghi da non perdere nei dintorni della città?

La cittadina di Comacchio si trova a 50 chilometri ad est di Ferrara e la sua particolarità è che sorge su tredici isolotti. Per certi aspetti, come i suoi canali e i suoi ponticelli, ricorda la maestosa città di Venezia, ma Comacchio è dominata da edifici in laterizio e mattoncini rossi, che rendono l’atmosfera decisamente più semplice e accogliente.

Lungo la costa si trovano i Lidi di Comacchio, località balneari con ampie spiagge sabbiose circondate e pinete. È il luogo ideale per una vacanza in campeggio a stretto contatto con la natura.

 

I più letti della settimana

Mediterraneo di fraternità

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons