A Madrid con Youcat

Un nuovo strumento per formare generazioni di giovani
Il Papa con i giovani di Youcat

E la mente torna a quand’ero bambino. In quella sala nel seminterrato dell’oratorio. Sudati, accaldati dopo le interminabili partite di calcio. Mica ci si cambiavano i vestiti allora, mica ci si faceva la doccia. Si giocava a calcio come forsennati, sul campo di cemento o su quello di terra, ed eravamo così in tanti che si facevano tre partite sullo stesso terreno simultaneamente, con tre portieri nella stessa porta e mica si sbagliava, a parare il pallone degli altri. E poi subito giù, là in quella sala nel seminterrato, in tanti, dove ascoltavamo la lezione di catechismo.

 

Uno, due… 1. Chi ci ha creato? Dio. 2. Chi è Dio? Dio è l’Essere perfettissimo, Creatore e Signore del cielo e della terra… Fino all’ultima, la centosettantanove. 179. Che cosa domandiamo alla Madonna con l’Ave Maria? L’insegnante di catechismo ci faceva imparare a memoria domanda e risposta, poi interrogava. E io, che in fatto di memoria me la cavavo assai, in quelle interrogazioni giganteggiavo e vincevo i premi. Qualche caramella.

Era un libretto sottile, I Primi Elementi della Dottrina Cristiana (1930), una riduzione per ragazzi, di 32 pagine, tratta dal Catechismo Maggiore di Pio X, un’opera geniale fatta per essere compresa da una società dove ancora la cultura era poco diffusa. Il testo completo era composto da 433 domande brevi con relativa risposta, sempre breve. Oggi questa concisione sarebbe lodata come modello comunicativo d’avanguardia.

 

L’edizione ridotta per bambini e ragazzi era a volte completata da illustrazioni che sono rimaste nella memoria di un paio di generazioni d’italiani. E quelle domande e risposte imparate a memoria, con l’idea di sottofondo che memorizzare sarebbe tornato utile ai bambini una volta raggiunta l’età adulta quando potevano capire meglio, hanno segnato le vite di tantissime persone. Tra l’altro, noi il testo mica lo tenevamo: lo vedevamo solo nelle mani dell’insegnate. S’imparava tutto lì, in quella lezione, tutto a memoria e poi via per tornare al pallone.

 

Poi c’è stato il cambiamento. Il libretto di Pio X è stato messo in cantina e ci s’è imbarcati negli anni gloriosi e turbolenti del dopo‑Concilio. Sono spuntati alcuni catechismi locali, a volte molto interessanti. Fino a che nel 1992, con Giovanni Paolo II, è uscito il Catechismo della Chiesa Cattolica. Un’opera imponente, molto articolata, 788 pagine, 2865 proposizioni, e non di due o tre righe come quelle di Pio X, ma ben più cospicue. Un’opera importantissima, dettagliata, ma che data l’imponenza scoraggia un po’ il non addetto ai lavori nell’avvicinarsi a un testo così impegnativo.

Così è venuto, dopo vent’anni circa, nel 2005, il Compendio, con papa Benedetto XVI. S’è cercato di semplificare, riscoprendo la formula domanda-risposta.

 

Ora c’è Youcat, di cui s’è già parlato, peraltro. È il catechismo ufficiale dei giovani della Giornata mondiale della gioventù di Madrid 2011. Youcat, è acronimo di Youth Catechism, che significa “catechismo dei giovani”. Un libretto di 300 pagine che ritorna ancora alla formula domanda-risposta. È nato in Austria, Youcat, da una cinquantina di giovani e adulti che avevano partecipato alle Gmg. Avevano dei dubbi, alcune cose del Catechismo della Chiesa Cattolica non le capivano, facevano domande, proponevano riflessioni.

 

È così venuto fuori Youcat, sotto la guida del cardinale di Vienna Christoph Schönborn. Che racconta: «Youcat è un progetto unico nel suo genere. Un’iniziativa che nasce “dal basso”. Un gruppo di giovani e adulti è venuto da me a dirmi: “Il bisogno più urgente per la Chiesa è quello di avere un libro per i giovani che insegni loro come imparare la loro fede e come viverla”. È stato chiaro fin dall’inizio che un libro come questo non poteva essere prodotto soltanto da vescovi e studiosi. Se sarà un catechismo “per i giovani” allora deve essere preparato “insieme con loro”. E questo è avvenuto in un processo durato quattro anni. Il compito è stato molto impegnativo. Da un lato doveva essere espressa l’autenticità della fede della Chiesa e dall’altra ciò doveva avvenire in modo adatto ai giovani. Inoltre, le competenti autorità della Chiesa dovevano esserne convinte. Che tutto questo sia accaduto in un tempo relativamente breve ha i “numeri” del miracoloso».

 

Il testo principale di ogni pagina di Youcat è contornato da citazioni veramente illuminanti e chiarificatrici. Poi ci sono le immagini, scelte proprio dai giovani. E l’introduzione di Benedetto XVI. Pubblicato in 13 lingue, l’edizione italiana è di Città Nuova. YouCat sta già diventando un bestseller (vedi box).

Sarà il libretto che accompagnerà all’appuntamento della Gmg di Madrid molti giovani. Ai quali cercare di capire la fede, cercare di comprendere i motivi per cui si crede, non pare una cosa così tanto strampalata.

 

È un libro che può essere studiato, letto in solitudine o con gli amici, un libro che risponde, ma che suscita anche un sacco di domande, di quelle che possono riempire i social network (a proposito sui cellulari sarà disponibile anche la App di YouCat, gratuita, per connettersi con gli amici e avere sempre a disposizione le domande e le risposte). Un libretto che vuole essere nuovamente uno strumento per formare generazioni di giovani cristiani, che guideranno il mondo di domani.

Un libretto, vuole essere YouCat, di quelli che non ti dimentichi neppure se abbandoni la fede: un libretto fondamentale com’erano state per noi, d’una generazione fa, quelle domande e risposte di Pio X buttate giù a memoria. Un libretto che crea un popolo.

Michele Genisio

 

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«Un romanzo criminale è avvincente perché ci coinvolge nella sorte di altre persone, ma che potrebbe essere anche la nostra; questo libro è avvincente perché ci parla del nostro stesso destino e perciò riguarda ciascuno di noi». Papa Benedetto XVI nella premessa di Youcat.

 

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Un bestseller della fede giovane

Due domande a Paolo Friso, responsabile vendite Città Nuova sulla grande chance che è Youcat.

 

Come vanno le vendite di “Youcat”?

«Bene, direi. Nelle classifiche di Rebecca libri (relative all’editoria religiosa) da tre settimane Youcat è il secondo libro più venduto dopo quello del papa. Abbiamo un buon risultato anche nelle librerie laiche, sia indipendenti che di catena».

 

Quante edizioni nel mondo?

«20, in 13 lingue, per ora. Siamo un bel gruppo di editori internazionali, che sta pensando anche a come continuare questa esperienza dopo la Gmg, con iniziative mirate ai giovani e altre pubblicazioni legate a Youcat. Come Città Nuova stiamo creando una pagina apposita sul web youcat.cittanuova.it, collegata con l’applicazione per cellulare disponibile nelle prossime settimane su Android e Apple».

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