50 anni fa su Città Nuova

Papa Giovanni ha inaugurato un nuovo rapporto con la gente semplice delle borgate. "Città Nuova" è presente a una di queste prime visite: quella al quartiere romano del Tiburtino III.
Papa Giovanni XIII

Era uno spettacolo insolito quello che ci si presentava mentre ci avvicinavamo al Quartiere Tiburtino III, alla periferia di Roma, nel pomeriggio di domenica 13. Davanti alla chiesa, transenne e cordoni di poliziotti per tenere sgombro il piazzale dalla folla che si assiepava ai margini. Stava per arrivare il papa. Il popolo del quartiere era lì ad attenderlo con gioiosa curiosità. Un popolo dall’aspetto semplice e dimesso, che, nella maggioranza, come poteva rilevarsi dai discorsi che si coglievano qua e là, non mostrava troppa dimestichezza con avvenimenti religiosi ed ecclesiali. Un corteo di macchine invade il piazzale. Una si ferma davanti alla chiesa e scende da essa una figura bianca: il papa compare e saluta, accolto da grida ed applausi. In chiesa altra folla l’attende. Questa gente non è abituata a contenere i propri sentimenti e non è avvezza a etichette e discipline. E poi c’è il papa ed anche in chiesa è difficile tacere. Le prime parole, in tono di dolce e scherzoso rimprovero, come quello di una mamma, invitano a tacere e ad ascoltare.

E il discorso continuava in tono familiare e suasivo, quasi a sottolineare l’esigenza del Padre di essere vicino ai figli più lontani, per parlare loro nella loro lingua, fino a prospettare la possibilità di ridurre l’uso del latino nella liturgia, «ma occorre anche rispettare le tradizioni dei nostri padri». E poi il Vangelo di quella domenica, la Trasfigurazione… che ci dà tanta gioia e speranza.

All’uscita dalla chiesa, nonostante la pioggia, anche quelli fuori volevano stare un po’ col papa, vederlo, parlargli da vicino.

A noi è sembrato un sogno: vedere un pontefice scendere tra la folla in un atteggiamento di famiglia, semplice e commovente.

Abbiamo ascoltato i discorsi della gente. Tutti avevano sentito che il papa era loro vicino, che li capiva. «È un evento storico avere il papa a casa nostra, che si interessa dei nostri problemi. Abbiamo notato anche tanta affluenza dei più lontani dalla Chiesa. Qualcuno di loro ci ha già espresso la sua ammirazione per questo papa».

Ora questo cammino del Padre tra i suoi figli continuerà. Dopo Centocelle e il Tiburtino III, altre borgate periferiche, a cominciare da Primavalle, l’attendono le prossime domeniche. È Gesù che, nella persona del suo vicario, visita il suo popolo.

Piero Pasolini

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