Emergenza energia: nuove proposte Ue

Le linee guida della Commissione europea mirano a combattere gli elevati prezzi dell’energia e garantire la sicurezza dell’approvvigionamento energetico.
(AP Photo/Jean-Francois Badias, File)

La situazione del mercato dell’energia è notevolmente peggiorata dall’invasione russa dell’Ucraina e dall’utilizzo delle sue risorse energetiche come arma per ricattare l’Unione europea (Ue), il che ha esacerbato una situazione di approvvigionamento già difficile dopo la pandemia di COVID-19. Poiché la Russia ha continuato a manipolare le forniture di gas, interrompendo le consegne all’Europa, i mercati sono diventati più tesi e nervosi, con forme speculative estese. Sebbene l’Ue abbia compiuto notevoli progressi nelle sue scorte di gas per questo inverno, raggiungendo ad oggi oltre il 92% di riempimento, dobbiamo prepararci a possibili ulteriori interruzioni e gettare solide basi per il prossimo anno.

La Commissione europea, con la proposta di un nuovo regolamento di emergenza, incentiva i propri sforzi per far fronte ai prezzi elevati dell’energia e a migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento nonché la preparazione per l’inverno. Le misure proposte consentiranno l’acquisto congiunto di gas, introdurranno meccanismi di limitazione dei prezzi per lo scambio di gas TTF (il TTF, Title Transfer Facility, è un mercato virtuale per lo scambio del gas naturale con sede in Olanda ed è uno dei principali mercati di riferimento per lo scambio del gas in Europa) e nuove misure sull’uso trasparente delle infrastrutture, con un approccio improntato alla solidarietà tra gli Stati membri, unitamente a sforzi continui per ridurre la domanda di gas. Queste nuove misure miglioreranno la stabilità dei mercati europei del gas sia durante l’inverno che successivamente.

Inoltre, tali misure contribuiranno ad attenuare ulteriormente la pressione sui prezzi avvertita dai cittadini e dall’industria europei, garantendo nel contempo un mercato interno funzionante. Il regolamento si basa sull’aggregazione della domanda dell’Ue e sugli acquisti congiunti di gas per negoziare prezzi migliori e ridurre il rischio che gli Stati membri si sovrappongano gli uni agli altri.

Proseguono inoltre i lavori per creare un nuovo parametro di riferimento per la determinazione dei prezzi del GNL (il gas naturale liquefatto), un quadro per proporre un meccanismo di correzione dei prezzi per stabilire un limite dinamico di prezzo per le transazioni sulla borsa del gas TTF e una regolamentazione provvisoria o forchetta dei prezzi per prevenire picchi estremi dei prezzi nei mercati dei derivati.

Nelle proposte odierne rientrano anche regole di solidarietà tra gli Stati membri in caso di carenze di approvvigionamento e la proposta di creare un meccanismo di assegnazione del gas per gli Stati membri colpiti da un’emergenza dell’approvvigionamento di gas a livello regionale o dell’Ue. Inoltre, la Commissione effettuerà una valutazione delle esigenze di REPowerEU per accelerare la transizione verso l’energia pulita ed evitare la frammentazione del mercato unico.

Infine la Commissione ha proposto un uso flessibile e mirato dei finanziamenti della politica di coesione per affrontare l’impatto dell’attuale crisi energetica sui cittadini e sulle imprese, utilizzando fino al 10% della dotazione nazionale totale per il 2014-2020, per un valore di quasi 40 miliardi di euro.

Secondo la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, «la guerra della Russia all’Ucraina ha gravi conseguenze sui mercati energetici globali ed europei», per questo «agiamo uniti e ci siamo preparati bene per l’inverno che ci aspetta, riempiendo i nostri depositi di gas, risparmiando energia e trovando nuovi fornitori». Ecco che «ora possiamo affrontare i prezzi eccessivi e volatili con maggiore sicurezza».

Con le nuove proposte, «introdurremo un meccanismo temporaneo per limitare i prezzi eccessivi questo inverno, mentre sviluppiamo un nuovo benchmark in modo che il GNL sia scambiato a un prezzo più equo, forniamo strumenti legali per l’acquisto congiunto di gas nell’Ue, garantiamo la solidarietà nella sicurezza dell’approvvigionamento per tutti gli Stati membri e negoziamo con i nostri fornitori di gas affidabili per garantire gas a prezzi accessibili». Infine, «dobbiamo anche accelerare gli investimenti nelle energie rinnovabili e nelle infrastrutture. Investire di più e più velocemente nella transizione verso l’energia pulita è la nostra risposta strutturale a questa crisi energetica».

Per Il commissario per l’Energia, Kadri Simson, «l’invasione russa dell’Ucraina ha cambiato radicalmente la situazione del mercato energetico dell’Ue. Infatti, «gli strumenti e le regole che ci servivano nel passato non sono più adeguati a garantire un approvvigionamento energetico sicuro e conveniente». Dunque, «per affrontare questa crisi in modo efficace, dobbiamo essere in grado di acquistare insieme il gas, puntare a prezzi non eccessivamente elevati e garantire la solidarietà tra i nostri Stati membri in caso di carenza». Del resto, «i passi che abbiamo fatto finora stanno funzionando, con un allentamento dei prezzi e una diminuzione della domanda».

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