Web series crescono

Pochi soldi e molte idee: il fenomeno in espansione delle fiction a episodi realizzate per il web
redvsblue

Le web series sono fiction a episodi realizzate per il web e visibili su piattaforme come Youtube o Vimeo. Tra le prime lanciate in Rete c’è Homicide: Second Shift (1997), spin-off dell’omonima serie televisiva. Tra quelle di maggior successo Red vs. Blue, una storia fantascientifica in chiave comica, realizzata da una produzione indipendente e distribuita su Vimeo, che ha raggiunto ormai milioni di visualizzazioni in tutto il mondo.

Il fenomeno ha preso piede anche in Italia con progetti come Freaks! (serie ancora una volta di fantascienza, trasmessa prima su canale Youtube dedicato e poi anche su Deejay tv) e Lost in Google (caratterizzato dall'interazione tra produzione e spettatori, secondo un modello già  sperimentato dalla televisione americana).

Tutti questi lavori hanno alcune caratteristiche comuni. Innanzitutto nascono e sopravvivono con budget molto limitati (da poche centinaia di euro a circa 25-30 mila euro per prodotti di buon livello) e molto spesso sono costretti a trovare fondi nei modi più disparati: dalla promozione al crowdfunding, un processo di finanziamento collaborativo che chiede ad appassionati e spettatori (e non solo) di contribuire a trovare le risorse necessarie per realizzare sceneggiatura, riprese, montaggio, postproduzione delle serie prescelte.

Altro elemento che caratterizza le web series è l’enorme margine di sperimentazione concesso a chi le realizza: quando ci sono pochi soldi è d’obbligo far lavorare la fantasia per tirare fuori qualcosa di interessante. Molte fiction di successo sono frutto di esperimenti parodistici, sceneggiature originali, ibridazioni di generi e tecniche
cinematografiche. 

La già citata Red vs. Blue è stata creata attraverso l’utilizzo di motori grafici solitamente adoperati per i videogames. L’italianissima Inside Batman è stata scritta giocando con il poco noto genere del mockumenthar, cioè il falso documentario che, in questo caso, ironizza sull’arcinoto supereroe di Gotham City, caduto in depressione da quando
la criminalità è stata definitivamente sconfitta e per lui non rimangono che casi di second’ordine e molta poca azione.

Alla velocità che in questi anni caratterizza solo l’espansione di internet, le web series sono un fenomeno in crescita e in evoluzione, tanto che la televisione, spesso in crisi di idee, format e personaggi (soprattutto dalle nostre parti) guarda con interesse e qualche mira espansionistica alla creatività (per ora) squattrinata del web.

Non mi stupirei se tra qualche anno capitasse di ritrovare in tv le irriverenti riflessioni di The Pills, oppure le battute dei commessi della fumetteria di Strips! (altre due fiction per il web che spopolano in questo periodo), o qualche altro soggetto che, per ora, raccoglie consensi solo su internet.

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