Vivere in prima persona le scelte del Paese

In 120 per dar voce alla speranza per l'Italia al laboratorio tematico su politica e cittadinanza attiva
Forum Cittadinanza attiva LoppianoLab

Non è stato un laboratorio di discussione sui temi della politica e dell’impegno dei cittadini, ma uno spazio in cui si è fatto attivamente politica. Lo diceva la numerosa presenza, 120 persone circa, la consapevolezza espressa, i fatti raccontati vissuti in prima persona, le domande ancora aperte, le esigenze e le richieste poste alla redazione di Città Nuova.

Un fiume di interventi da persone dei quattro punti cardinali dell’Italia. Notevoli i pregnanti gli interventi dei giovani e la voglia di riappropriarsi di un compito e di una responsabilità. Un coro molteplice che dava voce a parole note di Martin Luther King: “Non mi fa paura l’arroganza dei forti, ma il silenzio degli onesti”.

 

Tre le piste indicate agli interventi. Si riscontra o no coerenza tra l’obiettivo specifico di Città Nuova, contribuire alla fratellanza universale, ed i messaggi che veicola? Si percepisce la complementarietà tra rivista cartacea e quotidiano on line di Città Nuova? Quali le insufficienze a cui lavorare?

 

Sì, la coerenza la si ritrova, in linea di massima. Ma, si è anche sottolineato e con forza, forse è arrivato il momento che Città Nuova sia veicolo di un’esigenza sempre più chiara e diffusa. Forse è finito il tempo solo di “resistere” seppure attivamente con una personale testimonianza sui valori di cui si vorrebbe sostanziare la nostra società. Il “fare insieme”, il “mettersi in rete” può trovare forme per manifestare pubblicamente, e perché no, anche sulla piazza questa comune volontà di cambiare. E ciò per immettere nell’opinione pubblica una corrente positiva di quanto sta maturando già in seno alla società.

 

Molti sono gli esperimenti e svariato l’impegno nel vivere la responsabilità nella costruzione del bene comune nella propria città, nel proprio quartiere. Occorre però ora trovare i modi di unire quella maggioranza silenziosa che vuole riprendere voce di fronte alle istituzioni ed al Paese in generale. Se il quotidiano on line di Città Nuova offre una lettura immediata dei fatti di ogni giorno, quale “goccia” che scava la roccia, si chiede all’edizione cartacea che tutta la rivista, e non solo una sezione quale può essere “cittadinanza attiva”, sia attraversata dall’impegno. Urge – si è detto – estendere la consapevolezza che “l’omissione civica” è una grave forma di peccato sociale.

 

C’era voglia nei presenti di crescere nella disciplina e nello studio per diventare cittadini a pieno titolo. Sapendo che ciò che posso fare io, non potrà farlo nessun’altro. Ed ancora è emersa la preziosità di ogni forma di scambio tra quanto si vive al Nord e al Sud, senza deroghe.

 

Dal basso l’Italia va spronata ad essere quella che dev’essere: un Paese segno della fraternità universale.

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