Un’azione ingiustificabile

Il primo ministro Cameron ha chiesto ufficialmente scusa alle famiglie delle vittime. Ma in Gran Bretagna alcune domande rimangono aperte.
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Il Saville Report, uscito ieri, condanna in modo fermo le azioni dell’esercito britannico a Derry, in Irlanda del Nord, il 30 gennaio 1972. Il primo ministro Cameron ha affermato in Parlamento che l’uccisione delle 13 persone è stata «ingiustificata e ingiustificabile», e ha chiesto scusa da parte del governo britannico. I parenti delle vittime, che hanno aspettato quasi 40 anni per questo verdetto sono rimasti soddisfatti; ma bisogna vedere se ora verrà processato qualche militare. Resta inoltre irrisolto il nodo del Widgery Report, realizzato poco dopo la cosiddetta Bloody Sunday (domenica di sangue): Widgery ha praticamente esonerato i soldati, anzi, ha giustificato le loro azioni.

 

Che finalmente la giustizia prevalga è molto importante. Si tratta ora di capire se sia utile processare i colpevoli, o se così facendo si rischierebbe di rompere la pace, così fragile, in Irlanda del Nord. L’esercito britannico rimane sulla difensiva. Alcuni sostengono che Saville si sia schierato troppo dalla parte dei nazionalisti irlandesi, ma sarà molto difficile difendere questa posizione. Il Saville Report è stato esaustivo, con 5 mila pagine basate sulle affermazioni di 921 testimoni diretti, 2.500 memorie scritte e 60 volumi di testimonianze. La domanda però rimane sulla bocca di tanti: come mai abbiamo dovuto aspettare 38 anni?

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