Una squisita tazza di cioccolato

Succede a Tuscania per la sesta edizione di Hot chocolate
Sagra del cioccolato a Tuscania

Polvere di cacao, mestolo, fuoco, tazze decorate, profumi e sapori e la cioccolata calda è servita a dovere preparata secondo un’antica ricetta della nonna rispettata alla lettera. Fu inventata sessant’anni fa per le deliziare il palato degli invitati alle locali cerimonie nuziali. Si può gustare alla Hot Chocolate: sagra del cioccolato a squajo di Tuscania, giunta alla sesta edizione e, vista l’affluenza nella splendida cornice medievale, non sarà di certo l’ultima; anzi la speranza è che si faccia il salto nazionale e, oltre la Tuscia estenda la sua fama oltre i colli laziali.

 

«Ogni anno si registrano sempre maggiori presenze – ha dichiarato il presidente della Commissione regionale agricoltura, Francesco Battistoni– per una sagra che cresce di edizione in edizione divenendo negli anni un appuntamento atteso».

Del resto, gli italiani, e non solo, vanno a nozze con questo tipo di delicattessen e ogni scusa, sagra, festa, ricorrenza è occasione per sperimentare nuove fragranze e vecchi sapori.

 

Quando poi, come in questo caso, una calda bevanda dal gusto prelibato si sposa con le nobili intenzioni di cooperazione e solidarietà, il matrimonio è fatto. L’utile dell’iniziativa, infatti, che, nel corso del fine settimana dell’1 e 2 ottobre ha visto protagonisti tra gli altri, la Fire Dixie Band itinerante, gli artisti di strada del Circo squilibrato, l’attrice Daniel Poggi, sono devoluti a dodici associazioni del volontariato locale.

 

L’idea nasce per l’inventiva di Sergio Fornai, un illuminato imprenditore, membro della giunta di Confindustria Lazio, all’insegna della valorizzazione del patrimonio sociale, culturale, artistico e gastronomico della Tuscia viterbese.

E l’organizzazione è curata dall’associazione di beneficenza Solidalia onlus che quest’anno, in particolare, finanzierà i progetti della Caritas e dell’Ail, l’Associazione italiana leucemie di Viterbo.

 

Coinvolti anche quest’anno nell’iniziativa anche i giovani studenti del Liceo scientifico di Tuscania

che hanno venduto le orchidee dell’Unicef e si sono prestati come guide turistiche in prova per i turisti che chiedevano dettagli sulla storia della cittadina medievale.

 

Insomma una bella manifestazione all’insegna del giusto equilibrio tra le esigenze del palato e dello spirito.

 

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