Una nuova giunta per Parma

Dimissioni e tagli anti-crisi. Il comune emiliano alla ricerca di una nuova stabilità
parma

Tre giunte in pochi mesi. Questo il risultato di quanto sta accadendo a Parma, il comune sotto la lente d’ingrandimento della magistratura da qualche tempo a questa parte. Era solo lo scorso giugno quando la guardia di finanza arrestava ben undici persone di cui due dirigenti del comune e il comandante della polizia municipale nell’operazione denominata green money. Da quel momento il sindaco Pietro Vignali ha iniziato ad incassare le dimissioni di alcuni assessori: prima due, poi altri cinque. Quelli che erano i colleghi di giunta, uomini dello stesso partito civico cui fa parte il primo cittadino, l’hanno prima sfiduciato e poi lasciato l’incarico.

 

Una situazione pesante e delicata che ha reso ancor più faticosa l’approvazione del bilancio comunale per il prossimo anno, con numerosi tagli come risultato della manovra parlamentare di agosto. Un bilancio che riduce in modo drastico i fondi destinati alla cultura, tanto acclamata a Parma, ma che è riuscita comunque a salvare i fondi destinati al teatro Regio e al Festival Verdi.

 

In piazza Garibaldi – dinanzi al Municipio – varie le manifestazioni popolari che si sono susseguite anche nel mese di agosto, quando la città sembrava deserta: i parmigiani volevano dimostrare di essere stanchi di un modo di governare una città che si fregia di compiere opere faraoniche ma che di fatto portano ad un’innalzamento del debito che grava sui cittadini.

 

Nonostante tutto, però, il sindaco non ha mollato la guida della città. Ed ora si presenta con una nuova squadra. Una giunta che non rispecchia più il colore votato dai parmigiani, ovvero quello del movimento civico, ma che oramai porta la bandiera del Partito delle libertà. Un team nuovo che ha l’obiettivo di portare a termine il mandato, ovvero di stare in piedi sino all’anno prossimo quando vi saranno le nuove elezioni del primo cittadino e di tutti i componenti del consiglio comunale. Una giunta formata da volti nuovi e del passato – cui è stata riconfermata la fiducia da parte del sindaco –.

 

E il 9 settembre c’è stato il primo appuntamento di lavoro con il nuovo assessorato che gestirà il bilancio di tutte le società che vedono una partecipazione del comune, e a cui spetta il delicato compito di “tappare buchi” e trovare nelle banche locali quei finanziamenti necessari a garantire alle imprese edili la continuazione di lavori in corso d’opera come quelli alla stazione. Intanto tra un incontro di lavoro e l’altro, in piazza continuano i cori che chiedono al sindaco di abbandonare la guida della città: c’è chi spera che la nuova giunta resti in piedi qualche giorno, chi, invece, si augura che ci sia ancora qualcuno realmente interessato ante omnia al bene comune, al bene della città.

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