Una festa mondiale per Chiara Luce

La giovane di Sassello, proclamata beata, viene ricordata oggi con manifestazioni in tutto il mondo. La sua vita attira e cambia chi ha la ventura di incontrarla o di conoscere genitori e amici. Nella sua città natale 800 giovani hanno cercato di carpire il segreto della sua felicità
Walk for Chiara Luce

«Eravamo seduti sul muretto e ci raccontavamo i nostri sogni, le nostre speranze di adolescenti, fantasticavamo sul futuro e ricordo in particolar modo la serenità e la determinazione di Chiara e la sua immensa capacità di ascoltarti facendoti sempre sentire al centro dei suoi pensieri». Tiziana, l’amica del cuore, scava dentro la sua vita e tira fuori un foglio con la firma di Chiara Luce Badano: una lettera inedita scritta quando la mamma di Tiziana è morta per un tumore.

«Trovare le parole in questi particolari e difficili momenti non è semplice; forse la miglior cosa sarebbe non dire niente ma non essendoti stata vicina neppure con la presenza approfitto di questo scritto per unirmi al dolore tuo e della tua famiglia. Queste scomparse, soprattutto se improvvise, inducono tutti a riflettere sul senso della vita e del dolore, ma se crediamo nell’esistenza di un mondo migliore troveremo sicuramente un po’ di conforto! Sono certa che la tua mamma è in buone mani..! Inoltre tu sai che qui nella mia cameretta puoi sempre venire. Io verrei da te ma…».

Questa è Chiara, quando già immobilizzata a letto per l’osteosarcoma che l’aveva colpita non lesinava a nessuno il conforto, la vicinanza, il sorriso. Tiziana e gli altri amici continuano a raccontarla instancabilmente a chi arriva a Sassello per conoscere e scoprire la vita di questa diciannovenne, che la Chiesa cattolica lo scorso anno ha proclamato beata e che lo stesso Benedetto XVI ha voluto tra i protettori della Gmg di Rio.

Quest’anno le vie di questa piccola cittadina ligure sono state riempite dalla presenza di 800 giovani provenienti da varie regioni italiane, da diversi Paesi europei – un polacco, saputo di questo raduno, ha messo lo zaino in spalla e ha camminato fino alla vallata ligure – da varie nazioni del mondo. Tra loro c’è chi ha persino creato un musical sulla sua vita, titolandolo Raggi di Luce (FB) e ne ha fatto una tournée in varie città lombarde. Tanti però non avevano ancora camminato sulle stesse strade percorse da Chiara e non avevano incrociato lo sguardo degli amici e dei genitori, Maria Teresa e Ruggero, che continuano a far casa a centinaia di pellegrini giovani e non solo attratti dalla gioia e dall’esistenza di questa ragazza.

«Sono un’infermiera – scrive una di loro, su uno dei tanti adesivi che il 5 e 6 ottobre hanno tappezzato la tomba nel piccolo cimitero –. In questo momento tanto difficile della mia vita dove la mia famiglia si sta sgretolando, Gesù mi dice che solo continuando ad amare il prossimo potrò essere felice, proprio come Chiara».

E poi ancora: «Tutto ciò che faccio non è che una piccola cosa, una goccia nell’oceano. Non devo farlo per avere un riconoscimento ma per amore verso gli altri». E c’è anche chi non immaginava neppure dove fosse finito: «Siamo venuti a Sassello per “puro caso”. Così abbiamo conosciuto la storia di Chiara Luce. Il suo sorriso riempie il cuore e dà speranza».

Non si smetterebbe di chiedere e di leggere le ragioni che hanno spinto questi giovani ad arrivare fin qui, a questo appuntamento con Chiara Luce e forse con sé stessi, e quella ricerca di sacro e di spiritualità non del tutto seppellita dal marciume del mondo. Il sindaco e il vescovo non sono voluti mancare all’appuntamento: nelle loro agende questi pellegrinaggi e questi incontri si susseguono spesso.

Ma non solo Sassello ricorda e celebra la sua beata: le messe sono una delle modalità più diffuse, dal Lazio alla Sicilia, ma anche a Rosario in Argentina e in Messico ci si ritroverà nel nome di Chiara Luce. C’è chi ha scelto di intitolarle uno slargo e un parco, come a Niscemi, nel catanese, dove il sindaco, affascinato dalla storia di questa giovane, ha voluto che tutta la sua città la scegliesse a modello e passeggiando nei vialetti ne ricordasse in qualche modo la vita.

A Tagaytay, nelle Filippine, in più di 250 hanno partecipato all’iniziativa Walk for Chiara Luce, una passeggiata per una strada particolarmente trascurata che è stata ripulita e riconsegnata alla cittadinanza. All’attività è seguito uno scambio di testimonianze sull’esperienza e sui motti di Chiara Luce senza dimenticare il Time out per la pace.

Tra le miriadi di iniziative sulla pagina Facebook di Chiara segnaliamo anche il primo concorso di poesia ispirato alla sua storia e un libro che in due settimane prova a riaprire spazi di preghiera nella vita quotidiana degli under 30 ma anche dei meno giovani, dove sono i pensieri e le espressioni fulminanti di Chiara Luce ad accompagnare in questo percorso. Quella cameretta dove Chiara ha trascorso gli ultimi mesi della sua vita continua a tenere la porta aperta, ad accogliere tanti, a trovare le parole giuste e i tanti post lo confermano: il 29 ottobre è la sua festa, ma è anche la festa di tutti i suoi amici nel mondo.

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