Sulla pelle delle persone
La vicenda, ormai tristemente nota, racconta l’odissea che stanno vivendo alcune famiglie del campo del Triboniano con l’amministrazione comunale di Palazzo Marino.
Quest’ultimo a fine dicembre aveva presentato un reclamo rispetto all’ordinanza con cui il tribunale aveva ordinato di assegnare le case, sostenendo che «gli appartamenti – oggetto dei contratti di locazione Aler/Casa della carità – sono nella disponibilità della Casa della carità, e non del Comune, a cui non spetta alcuna assegnazione, così come non spetta a nessuna delle amministrazioni citate in giudizio e a cui il giudice monocratico ha, invece, ordinato di provvedere».
Il giudice aveva dato ragione ai rom, rilevando un comportamento discriminatorio del comune, della Prefettura e del Ministero dell’Interno che non avevano dato seguito alla convenzione del maggio scorso stipulata con alcune onlus, tra cui la Casa della carità. Dopo l’ordinanza, a gennaio le prime famiglie rom erano entrate nelle case popolari.
Nel reclamo gli avvocati del comune hanno sostenuto che non è l’amministrazione che deve assegnare le case. Ma il giudice ha bocciato il reclamo perché l’istanza del Comune «è fondata solo su ragioni etniche».
Forse, ora finalmente la vicenda potrebbe giungere al termine…