Secondo l’ultima relazione annuale sulle acque di balneazione dell’Unione europea (Ue), nel 2022 la maggior parte dei siti di balneazione in Europa è risultata all’altezza dei più severi standard di qualità europei, meritandosi la classificazione di “eccellente”. La valutazione, elaborata dall’Agenzia europea dell’ambiente in collaborazione con la Commissione europea, segnala ai bagnanti dove possono trovare le acque di balneazione più pulite in Europa quest’estate. La qualità delle acque dei siti costieri, che rappresentano i due terzi delle zone di balneazione, è generalmente migliore di quella dei fiumi e dei laghi delle zone interne. Nel 2022 la qualità dell’88,9% dei siti di balneazione costieri dell’Ue è stata considerata “eccellente” rispetto al 79,3% dei siti interni.
Dall’adozione della direttiva sulle acque di balneazione nel 2006, la percentuale di siti di qualità eccellente è aumentata, stabilizzandosi negli ultimi anni tra l’85% e l’89% per le acque di balneazione delle zone costiere e tra il 77% e l’81% per quelle interne. Nel 2022 questo livello è stato raggiunto dall’85,7% di tutte le acque di balneazione dell’Ue, mentre il 95,9% rispondeva agli standard minimi di qualità.
In Italia, secondo l’ultimo rapporto disponibile di Legambiente “Spiagge 2022”, che presenta un’analisi della situazione della Penisola, il problema dell’inquinamento delle acque riguarda il 7,2% della costa sabbiosa che è interdetta alla balneazione per ragioni di inquinamento, mentre il 46% dei litorali è soggetto a erosione, percentuale triplicata rispetto al 1970.
D’altronde, l’annosa questione delle concessioni balneari, che risultano essere 12.166, secondo i dati del 2021, resta ancora irrisolta. Tali concessioni balneari sono poco trasparenti, i canoni sono spesso irrisori, i dati sulle aree demaniali sono incompleti e non esiste un regolare e affidabile censimento delle concessioni balneari. In regioni come Liguria, Emilia-Romagna e Campania, quasi il 70% delle spiagge è occupato da stabilimenti balneari. Nel Comune di Gatteo, in Provincia di Forlì e Cesena, tutte le spiagge sono in concessione, mentre a Pietrasanta (Lu), Camaiore (Lu), Montignoso (Ms), Laigueglia (Sv) e Diano Marina (Im) gli stabilimenti balneari superano il 90% delle spiagge disponibili.
Ecco che, per gli italiani, la problematica più significativa è quella del caro spiagge. Infatti, secondo dati diffusi dal Movimento Consumatori, ombrelloni, lettini e sdraio registrano incrementi medi tra il 10% e il 15% in Italia, con punte del 25% rispetto allo scorso anno. I maggiori aumenti si riscontrano in Salento, Liguria, Campania e Versilia, dove si spende in media 80 € a famiglia al giorno. I rincari risultano minori in Calabria e Sardegna, anche a grazie alla presenza di un numero maggiore di spiagge libere. In Salento, secondo il Codacons, i rincari più eclatanti: per un gazebo con tavolino, quattro lettini, teli mare e aperitivo si può spendere anche 1.000 € al giorno ad agosto. Anche acquistare cibo e bevande in spiaggia costerà di più, tra il 5% e il 10%. Insomma, per una giornata al mare una famiglia spenderà in media 110 €, il 13,4% in più rispetto al 2022.
Purtroppo, le spiagge italiane sono anche disseminate di rifiuti. Infatti, secondo l’indagine di Legambiente “Beach Litter” del 2023, che ha monitorato 38 spiagge in 15 Regioni (Liguria, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Marche, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Molise, Calabria, Sicilia, Sardegna), su 232.800 mq di area campionata sono stati contati 36.543 rifiuti, una media di 961 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia.
Tra questi, il 72,5% è composto da polimeri artificiali/plastica, che risultano essere sempre il materiale più trovato, il 9,2% è costituito da rifiuti di vetro/ceramica (composti per lo più da materiale da costruzione come tegole, mattoni, piastrelle, smaltito irregolarmente in spiaggia), il 6% è rappresentato dal metallo e il 3,9% da carta e cartone. Il restante materiale raccolto è costituito da tessuti, legno trattato, gomma, bioplastica, rifiuti da cibo e sostanze chimiche.
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