Segni tra le pagine

Tra situazione politica italiana, case ecosostenibili e sfida educativa, l'ultimo numero di Città Nuova arricchito dall'inserto di Azione Famiglie Nuove
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Il n° 21 di Città Nuova si apre constatando che «il principio di realtà torna, inesorabile. Il vento della cruda realtà riprende a soffiare: troppo a lungo abbiamo vissuto nella finzione, nell’opulenza, nell’oblio dell’altro che soffre»: con queste parole il direttore Michele Zanzucchi non si associa al coro dei pessimisti, ma indica invece il giusto approccio di responsabilità richiesto dalla difficile situazione che stiamo attraversando. Prosegue ancora a pagina 3, quasi anticipando la svolta politica che l’Italia sta vivendo in queste convulse giornate: «E anche la vera politica non è forse l’arte del possibile, che attinge la sua autorevolezza dalla lettura della realtà per apportare realistiche soluzioni? […] Il contatto con la realtà porta all’umiltà e alla responsabilità. Se vogliamo che l’Italia si risollevi c’è bisogno della responsabilità, dell’onestà, del coraggio e della testimonianza di tutti».

 

Carlo Blengini, nell’editoriale intitolato La crisi come opportunità, osserva che «dei 27 Stati membri dell’Ue, 23 stanno lottando per ridurre un deficit pubblico eccessivo; cinque di questi [tra cui l’Italia] hanno adottato drastiche misure di austerità. […] L’idea che si fa strada è che non si può avere una moneta comune e poi andare ognuno per proprio conto, senza un minimo di coordinamento delle politiche economiche e fiscali nazionali».

 

La crisi economica offre anche una possibilità per ripensare il modo con cui la scuola orienta i giovani al lavoro o alle professioni. Scrive nel suo editoriale il pedagogista Michele De Beni: «C’è bisogno di operai specializzati, maestri artigiani, manutentori, progettisti… Invece cresce la corsa a licei e a lauree, pur importanti, ma con pochi sbocchi lavorativi. Se il sapere è basilare, altrettanto dovrebbe esserlo il saper fare».

 

Dobbiamo tutti ri-orientarci per resistere all’attrazione di «un sistema che incentiva a comprare anche il superfluo e a tentare continuamente la fortuna”. Il pericolo usura, insomma,è dietro l’angolo. Ne parla con estrema chiarezza Carlo Cefaloni nel box Cittadinanza,in cui esorta a combattere quel clima seduttore in grado «di inghiottire anche chi, senza rendersene conto, mette il piede nel vuoto, accendendo troppi prestiti da restituire in “comode” rate che, prima o poi, cominciano a decorrere».

 

Parrebbe fuori luogo, in questo contesto di austerità, il primo piano di Chiara Andreola dedicato alle misure (spesso costose) per migliorare l’efficienza energetica degli edifici: eppure, con qualche informazione in più, si capisce che può reggersi la “casa a energia zero” – come recita il titolo di copertina della rivista. Infatti, mentre un edificio tradizionale richiede dai 12 ai14 litri di gasolio a metro quadro per essere riscaldato, «una casa di classe B richiede cinque litri di gasolio a m², una di classe A solo tre, e una di classe oro addirittura uno». A ciò si aggiunga la detrazione del 55 per cento sull’Irpef, l’utilizzo di materiali sostenibili e la migliore qualità dell’aria nelle stanze.

 

Pasquale Foresi (pag.41) ci riporta indietro al Medioevo, epoca di crisi – anche se diversa da quella attuale: «San Benedetto fonda, all’insegna dell’ora et labora, monasteri che sono vere cittadelle cristiane, [una formula] quanto mai adatta a un tempo nel quale la struttura sociale si va disgregando. […] Trasformando l’agricoltura, prosciugando paludi, diffondendo – fra l’altro – la viticoltura in tutto il continente europeo, i benedettini creano un tipo di società vivibile, almeno per quel tempo».

 

E il nostro tempo, di cosa ha bisogno? Risponde a pag.42 Maria Voce, presidente del movimento dei Focolari, mettendo l’accento sui forti mutamenti che il mondo sta conoscendo: «Avvertiamo che queste sfide ci toccano dal di dentro. La cantina buia interpella dunque anche noi. […] È la conversione che quest’anno dobbiamo fare, a cominciare forse da subito, prima di tutto per rievangelizzare noi stessi e, poi, per gli altri, per l’umanità che ci circonda».

 

Alla rivista è allegato l’inserto periodico Azione Famiglie Nuove che contiene un approfondimento dedicato alle adozioni internazionali, a tre proposte concrete a sostegno della famiglia in tempi di crisi (che l’economista Vittorio Pelligra indirizza a chi ha responsabilità pubbliche), a puntuali aggiornamenti sui progetti di solidarietà.

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