Se vuoi vincere devi saper perdere

Lo spagnolo Joaquim “Purito” Rodriguez, ha vinto il Giro di Lombardia, classica gara di fine stagione, ad una settimana esatta dalla scottante delusione per la medaglia d’argento ai Mondiali di Firenze. Dal blog Nonsolociclismo
Joaquim Rodriguez

Ora sorride ed alza al cielo il suo trofeo. Joaquim “Purito” Rodriguez un paio di settimane fa era un altro. Lo avevamo lasciato sul secondo gradino del podio di Firenze con gli occhi gonfi di lacrime e un cocktail delusione-rabbia che gli scorreva nelle vene. Dopo le salite ci sono sempre le discese e questo Joaquim lo sa molto bene. A volte però le pendenze da scalare sembrano impossibili così come gli strappi, troppo profondi per essere ricuciti. La strada sembra non spianare mai. Sono attimi che durano il tempo di qualche ora poi passano. In alcuni casi, non solo nello sport, le ore diventano giorni, settimane, mesi, anni, densi d’agonia perché l’uomo è fatto così: non dimentica.

La bellezza della vita e il suo mistero non si possono spiegare. Vale la pena vivere. Pare che ci sia un ontologico bisogno nell’uomo di passare attraverso le porte strette per arrivare ad essere persona: piena, realizzata, vincente. Solo toccando il fondo e conoscendo il buio l’essere umano acquista la possibilità di rialzarsi. E va a finire che sono le sconfitte quelle che insegnano a vincere. Il nostro Dante ha voluto passare prima attraverso l’Inferno per gustarsi poi la visione sublime del Paradiso. Quante storie, quanti aneddoti ognuno di noi potrebbe raccontare. Nessuno è immune dai gran premi della montagna che l’altimetria della vita gli mette davanti. E questo vale anche per lo sport, una delle poche rappresentazioni a buon mercato dell’esistenza.

Che bello rivedere Rodriguez sul gradino più alto del podio. Lasciamo stare il fatto che è uno dei pochi campioni nel ciclismo di oggi che preferisce l’attacco alla difesa. Non si può che essere felici per lui perché in fondo “Purito” ci ha dato la dimostrazione di come funziona la legge dello sport quando vengono chiamati a testimoniare sul banco degli imputati il coraggio, l’orgoglio, la voglia di ripartire e di non arrendersi mai. Mai, nemmeno di fronte alle sconfitte, nemmeno di fronte ad un campionato del mondo perso nonostante le gambe migliori del pianeta. Sa di profezia e di umana resurrezione Rodriguez. Non importa se a vincere non è stato un italiano. Non si tratta di dare a Joaquim l’onore delle armi: “Ha perso il Mondiale, ma si è consolato con il Lombardia”. No! Questa è una lezione di vita buona per farci capire come si diventa campioni. Se vuoi vincere devi prima saper perdere. Vale per lo sport e vale per tutto il resto.

“Nella mia vita ho fallito spesso e ho continuato a sbagliare. Ed è per questo che ho avuto successo”. Michael Jordan

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