Rischio Italia? Le proposte da Città Nuova

I suggerimenti di un imprenditore,  due economisti e un sindacalista per il decreto sviluppo chiesto dall'Unione Europea. Stamani il Presidente del consiglio arriva a Bruxelles
Proteste per il lavoro

Ormai si parla esplicitamente di “rischio Italia”.  Al governo è stato richiesto dai vertici europei, Jose Manuel Barroso e Herman Van Rompuy, di presentare entro tre giorni e cioè entro oggi, una completa agenda di riforme «sul bilancio, la riforma del mercato del lavoro, le imprese pubbliche e le privatizzazioni, la giustizia, la lotta all’evasione fiscale». Ci attendiamo, hanno ribadito, «un calendario di attuazione, e vogliamo (hanno scritto proprio così, ndr)  che siano eseguite in tempo».

Senza neanche attendere la conclusione della scrittura dell’ultimatum, sono impazzati commenti preoccupati sui sorrisi inquietanti della Merkel e di Sarkozy in conferenza stampa. Intanto sono arrivate proposte e indicazioni da più parti per risollevare il Paese. Primo fra tutti, il decalogo presentato sul Corriere della Sera da Francesco Giavazzi e Alberto Alesina.

Abbiamo chiesto anche noi ad alcuni esperti nel campo imprenditoriale, sindacale ed economico, editorialisti e commentatori di Città Nuova, di indicare tre punti decisivi per uscire dalla crisi. E’ il nostro contributo a questo tempo delicato per il Paese e alle decisioni che verranno compiute da chi ci governa.

Intanto stamani il Presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, arriverà a Bruxelles con una lettera di intenti dove sono esposte le linee guida del provvedimento per lo sviluppo, frutto di un serrato confronto interno alla maggioranza di Governo e che è durato fino a tarda notte.

 

I più letti della settimana

Tonino Bello, la guerra e noi

Mediterraneo di fraternità

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons