Rifiuti e bilancio, primi scogli per De Magistris

La nuova giunta napoletana già al lavoro per eliminare i cumuli di spazzatura, risanare i conti e rilanciare la città
de magistris in consiglio comunale

Le priorità sono essenzialmente tre: eliminazione dei rifiuti dalle strade, approvazione del bilancio consuntivo entro il 30 giugno e risanamento dei conti del Comune, rilancio della città. A ben vedere, il compito che si è assunto il nuovo sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, è di quelli da far tremare i polsi. Eppure, nonostante tutto, in città prevale l’ottimismo. La speranza. Nonostante il fetore della spazzatura e la necessità di fare ancora sacrifici per risanare i conti.

 

È un ottimismo derivante dalla voglia di fare e di non mollare. Varata la giunta dopo due settimane dall’insediamento, De Magistris ha già superato anche il primo consiglio comunale. Un’assemblea molto partecipata e colorata di arancione (il colore simbolo dei sostenitori del nuovo sindaco), nel corso della quale sono stati ripresentati i punti principali del programma e le promesse elettorali. Non solo la differenziata si farà, compatibilmente con i cumuli ancora presenti per strada, e si farà anche nelle carceri, ma per far fronte alle difficoltà economiche, i primi tagli riguarderanno la politica. Dunque, via alle auto blu, che saranno sostituite, per chi vorrà, dagli scooter elettrici. E se non mancano le frizioni con gli alleati del Pd, risulta chiaro che il nuovo governo cittadino sarà nelle mani del sindaco e dei suoi fedelissimi. Un riconoscimento è comunque andato anche all’opposizione, con la nomina di Raimondo Pasquino, già candidato a sindaco del Terzo polo, a presidente del consiglio comunale.

 

Il fronte più caldo, però, resta quello dei rifiuti. Soprattutto nel centro storico e nelle periferie, la situazione è davvero insostenibile. Molti negozi hanno chiuso le serrande per protesta, altri potrebbero farlo se, nonostante il caldo, non si riuscirà ad eliminare i sacchetti. Un’operazione resa più lunga e difficoltosa dai roghi: una volta incendiati, i cumuli possono rimossi solo dopo qualche giorno e le ceneri trattate come rifiuti speciali.

 

La buona notizia (incredibile, ma c’è!) è che nonostante i sabotaggi e l’aiuto decisamente tardivo del governo, il nuovo sindaco non si è demoralizzato. Davanti ai no della Lega,che hanno impedito al premier di varare un decreto legge per inviare ad altri enti locali “consenzienti” i rifiuti in eccesso nonostante le sollecitazioni dei presidenti “amici” di Regione Campania e Provincia di Napoli, De Magistris ha sottoscritto un’intesa per smaltire i sacchetti con i vertici delle altre province campane e del governatore Stefano Caldoro.

 

Alla fine, tuttavia, è sceso in campo anche il premier. Con un annuncio a sorpresa, dopo l’appello di alcuni parlamentari campani del Pdl e dopo aver sottolineato la situazione di emergenza in cui versa Napoli, Silvio Berlusconi ha assicurato un intervento risolutivo del governo, che potrebbe comportare la riapertura della grande discarica di Macchia Soprana, nel salernitano. Una decisione che non mancherà di provocare l’ira dei residenti, in quanto, come più volte sottolineato dal sindaco di Serre Palmiro Cornetta, il sito – già stracolmo – non è a norma. Ancora una volta, per superare ‘a nuttata (la notte, il momento di difficoltà contingente), si ricorre a soluzioni tampone e precarie.

 

La volontà, tuttavia, non solo del comune, ma anche degli altri enti locali coinvolti, è di risolvere in maniera definitiva quest’emergenza infinita. Poi, si potrà finalmente intensificare la raccolta differenziata e lavorare ai tanti progetti che sono già in cantiere per il vero rilancio di Napoli.

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