Razzismo e società multietnica

Osservo e mi sforzo di capire abitudini e modi di fare diversi dai miei.

Ho appena letto il vostro articolo  “Razzismo un virus contagioso”

Io abito a Prato, una città ormai multietnica, vado molto spesso a piedi e mi trovo in mezzo a tante persone di nazionalità diverse: cinesi, albanesi, africani, indiani, rumeni ecc.

 

A piedi e sugli autobus di italiani se ne trovano pochi ma io, devo dire la verità, mi sento completamente a mio agio.

Osservo e mi sforzo di capire abitudini, modi di fare diversi dai miei. Mi pare di capire di più gi uomini in generale.

Non ho mai visto gesti razzisti, forse un po’ di fastidio. Sono troppo ingenua? Lo so che i problemi ci sono, di convivenza ma anche di legalità ma penso che insieme si possono risolvere.

 

Tempo fa ho scritto questa poesia pensando ad ogni uomo come ad un fratello.

 

Una dolce nenia araba

Mi arriva dalla finestra.

Un maghrebino canta

mentre distribuisce

pubblicità.

 

E penso.

Penso ad un uomo indiano,

barba bianca, turbante.

Davanti alla scuola

Aspetta il nipotino.

 

Penso al  parlottare veloce

di due donne ucraine,

in piazza del Duomo

a S. Gimignano.

 

Penso a coppie cinesi

Che passeggiano lungo Bisenzio

con il piccolo, nella carrozzina

o nella pancia.

 

Penso.

E il cuore si apre

Al mondo intero.

Credo nella fraternità

Universale.

 

Gianna

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